L’Italia è un terreno fertile per lo sviluppo di un Internet libero? O vi sono vincoli e barriere che, limitando la libertà di espressione attraverso meccanismi legali e commerciali, rischiano di inibire lo sviluppo del pluralismo online, di una Rete neutrale, di un accesso universale alla banda larga o di nuovi modelli di distribuzione di contenuti digitali? E qual è il peso della Rete, rispetto ad altri media comunicativi, nelle procedure decisionali di un paese che presenta un tasso di penetrazione di Internet tra i più bassi dell’Unione Europea e viene indicato da importanti osservatori internazionali come un paese “parzialmente libero” in termini di libertà dei media?
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