Era nato a Borgo San Sepolcro, ma ad Arezzo ha comunque trascorso qualche anno di vita. E forse è per questo che il gruppo di investitori interessati a rilevare le attività telefoniche di Eutelia hanno chiamato «Piero della Francesca» la società con cui faranno l’offerta. Secondo le agenzie di stampa, due manager di esperienza internazionale (Mark De Simone, ex di Cisco, e Piergiorgio Rossi, consulente di Selcom) hanno presentato ieri ai commissari e ai politici locali la loro offerta: con un investimento di circa 100 milioni di euro, l’intenzione è di rilevare solo gli asset telefonici di Eutelia.
Non il gruppo Agile, insomma. L’idea è di sviluppare con Eutelia progetti di «telecom cloud». «È una grossa opportunità – ha dichiarato De Simone –. Le Pmi sono sottoservite e dunque ci sono spazi». Nella sostanza, il progetto è di avviare un percorso industriale per creare la prima società italiana che offra servizi software attraverso le reti. Dietro la società «Piero della Francesca» ci sarebbero vari investitori: un fondo (probabilmente italiano), forse un fondo pensione. La speranza è che Piero della Francesca riesca a ridare colore a un gruppo telefonico da troppo tempo sotto l’occhio del ciclone.