Il vero obiettivo della legge anti intercettazioni

Via Lavoce.info

Il mondo dell’informazione si è compattato nelle ultime settimane, coinvolgendo giornalisti con posizioni politiche anche diverse, nell’opporsi al disegno di legge sulle intercettazioni. È un segnale importante che fa emergere i media come uno dei poteri di controllo all’interno di una società democratica. L’impossibilità di riportare notizie e atti di inchiesta fino al termine dell’udienza preliminare, anche quando questi stessi documenti non siano più coperti dal segreto istruttorio, appare un esercizio di arroganza del potere politico che molti costituzionalisti giudicano destinato a un nuovo frontale con la valutazione della Corte costituzionale. Il divieto di pubblicare il contenuto delle intercettazioni contenute negli atti, nemmeno in forma di riassunto, limita ulteriormente il ruolo dell’informazione nell’orientare l’opinione pubblica. E confonde alcuni eccessi, che pur si sono verificati nella ricerca del particolare sensazionale quanto irrilevante nell’ambito delle indagini, con un bando generalizzato che impedisce al cittadino di conoscere.

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La seconda vita di Corso Marconi

Via Repubblica

In questo ufficio, all’ottavo piano dell’edificio di Corso Marconi 10, Gianni Agnelli regnò per trent’anni da presidente della Fiat. Di qui passarono, industriali, uomini politici, dirigenti sindacali, giornalisti, personalità di tutte le nazionalità. Qui vennero prese decisioni su strategie aziendali, acquisizioni, vendite, bilanci, ricapitalizzazioni, matrimoni e divorzi societari.

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Nasce Queryonline.it

Dopo l’uscita, un mese fa, del primo numero di Query, il nuovo periodico del CICAP, prende oggi il via il suo complemento naturale:Queryonline.it. «Poiché la rivista esce ogni tre mesi» dice Beatrice Mautino, curatrice di Queryonline.it, «ci sembrava importante aprire un canale che potesse rappresentare sia un osservatorio aggiornato sulle notizie che da sempre interessano … Leggi tutto

A Firenze il museo Galileo

Oggi riapre al pubblico, dopo due anni di lavori di ristrutturazione, il Museo di storia della scienza di Firenze con il nuovo nome di Museo Galileo. Nuovi spazi espositivi, allestimento rivoluzionato e tecnologie d’avanguardia a disposizione del visitatore in questo palazzo del dodicesimo secolo che custodisce gli unici strumenti ideati e costruiti da Galileo pervenutici.