L’incantesimo di Telefonica si è rotto quando a gennaio dell’anno scorso è sceso all’aeroporto di Rio un manager 43enne, padovano d’origine, coniugato con quattro figli e dall’aria disinvolta. Era Luca Luciani, il mitico dirigente commerciale di Tim che è diventato famoso in tutto il mondo per le sue napoleoniche gaffe sulla storia.
Durante una convention il biondo Luca aveva incalzato le truppe di Tim con la citazione di Napoleone vincitore a Walterloo (che a suo dire avrebbe compiuto a Walterloo un grande capolavoro) che fece inorridire l’universo intero. La storia sembrava averlo travolto e il povero Luciani al quale veniva rinfacciato lo stipendio da 844mila euro inviò una lettera di scuse a Dagospia e in altre interviste fece ammenda della sua ignoranza.
Cesar Alierta
Con la durezza che nasconde dietro il viso da ragazzino, Bernabè lo spedì in Brasile insieme a una squadra di manager sull’orlo del licenziamento. Dentro il dossier che stanno preparando in queste ore, gli uscieri di Telecom inserito un appunto sui risultati raggiunti da Luciani fino al marzo di quest’anno.
Sono risultati eccellenti perché Tim Brasil oggi ha 41 milioni di clienti, ha una crescita dei ricavi di oltre 3 miliardi di real a trimestre, un margine operativo che dal 20% della gestione precedente oggi tocca il 28%, e un titolo che è cresciuto del 150% dall’arrivo del mitico manager in Brasile.
Quiteria Chagas e Francesco LocatiNon solo: tra aprile e maggio di quest’anno le principali banche mondiali hanno invitato a comprare il titolo Tim Brasil, e il giovane “esule” viene chiamato praticamente ogni settimana a New York e Londra per raccontare la sua storia (quella personale, non quella di Waterloo).