Via Repubblica
In questo ufficio, all’ottavo piano dell’edificio di Corso Marconi 10, Gianni Agnelli regnò per trent’anni da presidente della Fiat. Di qui passarono, industriali, uomini politici, dirigenti sindacali, giornalisti, personalità di tutte le nazionalità. Qui vennero prese decisioni su strategie aziendali, acquisizioni, vendite, bilanci, ricapitalizzazioni, matrimoni e divorzi societari.
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Diciassette anni dopo che cosa rimane di Corso Marconi? Che cosa sopravvive di quegli edifici che per larga parte della seconda metà del secolo passato furono il simbolo del potere Fiat e il capolinea di migliaia di manifestazioni di protesta sindacali? L’edificio del numero 20, che per la verità era sempre vissuto di luce riflessa ospitando anonimi uffici di società del gruppo, è stato trasformato in abitazioni private. In quello più famoso del numero 10, nel quale era concentrato il potere, dall’ufficio stampa del secondo piano ai vertici dell’ottavo, si sono insediate alcune società. Come la divisione torinese della Aon, multinazionale leader nel settore del risk management e brokeraggio assicurativo, società presente in 120 paesi sparsi nel mondo, 36 mila dipendenti.