Quattro ragazzi provenienti dalle scuole di giornalismo (due da Urbino e due da Salerno) vengono inviati a Roma, al quotidiano diretto da Concita de Gregorio, dovranno stare lì per due mesi. Carichi di speranza, i primi giorni trascorrono sull’onda dell’entusiasmo, con l’occasionale gratifica di qualche articolo firmato. Ne ammazza più la penna che la spada, diceva qualcuno, figuriamoci se quella penna, nelle mani di un giovane e inesperto scudiero, si azzarda financo a firmare i propri delitti. Il cdr insorge contro il nemico : “un giornale in crisi – tuona – non può prendere stagisti, e la deroga dell’Ordine, in questo senso, a niente vale”. Niente firma e tutto risolto dunque? Nient’affatto, il cdr pensa bene di precisare che i giovani non possono nemmeno accedere al programma informatico di produzione del giornale. Da qui inizia una sorta di romanzo kafkiano per i giovani scudieri della penna: redattori che li accusano di essere entrati abusivamente, continue “ronde” di controllo da parte del cdr (non sia mai che venissero meno all’obbligo di nullafacenza).
Mese: Maggio 2010
I treni di NTV inizieranno il servizio a settembre 2011
NTV inizierà ufficialmente il servizio commerciale a settembre 2011 con un’offerta che raggiungerà 9 città italiane e 12 stazioni, (Torino: Porta Susa; Milano: Porta Garibaldi/Rogoredo; Bologna: Staz. Centrale; Firenze: Santa Maria Novella; Roma: Tiburtina/Ostiense; Napoli: Staz. Centrale ; Salerno: Staz. Centrale; Venezia: Santa Lucia/Mestre; Padova: Staz. Centrale) tra cui tutte quelle dedicate all’Alta Velocità.
In ogni stazione NTV sarà presente con una Casa Italo, un vero e proprio centro servizi in cui i viaggiatori, assistiti da personale NTV, potranno acquistare i biglietti e informarsi sui servizi Italo. Le aree dedicate alle Case Italo sono state già individuate con i gestori delle principali stazioni, Grandi Stazioni e Cento Stazioni, e a breve avranno inizio i lavori per la loro realizzazione.
“Primo down” per il Post
Oggi IlPost ha sofferto per la prima volta problemi “tecnici” Alcuni avevano proposto di brindare: il primo crash di servizio dopo un mese di vita è comunque un evento, e la spiegazione più immediata di solito è l’eccessivo accumulo di visite e accessi. Poi però è circolata la voce che la colpa fosse piuttosto di … Leggi tutto
Maonomics
Il libro – Se ne parla domani a Torino
Il diritto dei cittadini contro il decreto anti intercettazioni
Testo comune concordato dai direttori delle maggiori testate italiane nel corso dell’incontro promosso dalla Fnsi I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa, denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione. Questo testo penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo … Leggi tutto
The only thing that can stop the iPad is Apple
Via TechCrunch Disrupt Watch live streaming video from disrupt at livestream.com
Publish 2: la nuova Associated Press
Dal blog di Publish2 Today, at TechCrunch Disrupt, we’re announcing the launch of Publish2 News Exchange, a platform aimed at disrupting the Associated Press monopoly over content distribution to newspapers. With Publish2 News Exchange, newspapers can replace the AP’s obsolete cooperative with direct content sharing and replace the AP’s commodity content with both free, high-quality … Leggi tutto
Yahoo + Nokia >= Google + Apple ?
Via Ansa Un’alleanza ‘strategica globale’ su e-mail, servizi di instant messaging e di navigazione: e’ quanto hanno annunciato Yahoo! e Nokia. Obiettivo rafforzarsi nei settori chiave per ambedue le societa’. Nell’ambito dell’alleanza Nokia sara’ il provider globale ed esclusivo i Yahoo! map e dei servizi di navigazione e Yahoo! diverra’ provider unico dei servizi Ovi … Leggi tutto
Google Adsense 51% sul search, 68% sui contenuti
At last, Google is revealing its split on AdSense: 68% to publishers for content ads, 51% for search ads.
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Difesa di casta
Mario Calabresi su Lastampa.it
Resto convinto che in uno Stato di diritto e in una democrazia sana spetti alla magistratura la valutazione degli indizi e delle prove e che debbano essere i tribunali e non i giornali a emettere le sentenze. L’idea di una giustizia sommaria somministrata sull’onda delle emozioni e dell’indignazione è qualcosa che mi ha sempre fatto paura e che in passato ha fatto danni che non si dimenticano. Sarebbe il tempo di aprire una discussione vera e approfondita sul rispetto della privacy, dei diritti degli inquisiti e sulla tutela che andrebbe garantita a chi finisce suo malgrado in un’inchiesta senza averne colpa.
Si potrebbe allora dire che la legge in discussione al Senato arriva al momento opportuno. Purtroppo non è così, anzi accade il contrario: il disegno di legge sulle intercettazioni è così palesemente sproporzionato e ha un sapore talmente vendicativo da risultare inaccettabile e da soffocare ogni possibilità di riflessione. Nei mesi in cui riemergono prepotentemente la corruzione e gli intrecci tra la politica e gli affari e in cui la nostra classe dirigente mostra il suo volto più arrogante e spregiudicato, la nuova legge suona come l’estremo rimedio per coprire l’illegalità e garantire impunità.
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