Il Post è una cosa così: per metà aggregatore (altro termine equivoco), per metà editore di blog. Ha una redazione che pubblica notizie, storie, informazioni raccogliendole in rete e nei media, e linkando e segnalando le fonti. E ha una famiglia di blog affidati ad autori di diverse qualità e competenze ma con cui il Post condivide un’ambizione di innovare la qualità delle cose italiane, nel suo piccolo (e loro l’hanno riconosciuta e ci hanno creduto). Per chi lo ha seguito finora (nove anni), il Post è Wittgenstein, ma di più. Più storie, più link, più idee, più blog.
Ambizioni, parecchie. Piedi per terra, altrettanti. Ci metteremo un po’, a fare tutte le cose che vorremmo fare (tutte tutte, a essere sinceri con noi stessi, non ci riusciremo mai). Ma ne vorremmo fare molte. Introdurre di più internet nel sistema dell’informazione italiana, migliorare la qualità e l’affidabilità delle news e del giornalismo, rivedere le gerarchie delle notizie a cui siamo abituati, raccontare cose interessanti e che cambiano il mondo (bel claim già preso da Wired). Essere riconoscibili e rappresentare i propri lettori. Farsi venire delle idee. E farsi leggere senza il doping del sensazionalismo, dell’allarmismo e delle fesserie da tabloid. No boxini morbosi.
Grazie nube
Via Ilpost.it Lonely Planet ha deciso di fare un regalo alle migliaia di viaggiatori rimasti bloccati negli aeroporti europei a causa della nube vulcanica e ha deciso di offrire gratuitamente le sue guide sulle capitali europee in formato iPhone. “I viaggiatori bloccati in posti che non conoscono hanno bisogno di accedere con facilità a informazioni … Leggi tutto