UPDATE: La riunione dell’Associazione Movimento 5 Stelle Piemonte di Domenica 18 aprile 2010, in programma dalle ore 10.00, viene trasmessa in streaming per dare la possibilità ai cittadini di assistere e contribuire inviando commenti e suggerimenti in tempo reale.
Il movimento 5 stelle torinese cerca i suoi equilibri
La riunione si è aperta riprendendo il tema dell’altra volta. Per prima cosa, si è detto che, mediante contatti telefonici in settimana tra varie persone, si era giunti a una proposta di compromesso sulla struttura dell’associazione Movimento 5 Stelle Piemonte – quella che gestirà i fondi pubblici derivanti dagli stipendi dei consiglieri regionali e dai finanziamenti per le spese del gruppo consiliare, e deciderà le assunzioni nello staff dei consiglieri.
La proposta di compromesso si rimangia molto di quanto deciso l’ultima volta: invece di aprire l’associazione a nuovi soci, ci si limita ad espanderla da 18 a 23 membri per includere anche le zone del Piemonte non ancora rappresentate, suddividendo questi membri tra le varie aree in base alla popolazione (5 a Torino città, 7 alla provincia di Torino, 3 a Cuneo e provincia eccetera); i membri saranno nominati dai meetup e gruppi attivi sui singoli territori, anche se per ora saranno cooptati dai 18 attuali.
L’associazione diviene di fatto un gruppo organizzativo chiuso fatto di rappresentanti dei vari territori, simile ad esempio a quello che hanno istituito in Emilia; queste sono le persone che dovrebbero occuparsi di consultare “la base”, riportare e decidere. Spariti gli organi approvati l’ultima volta, le decisioni sia politiche che organizzative vengono rimandate all’assemblea dei 23 membri – e questo non è un male, ma presenta il rischio che, nella difficoltà di consultare 23 persone ogni volta, di fatto i consiglieri regionali facciano quel che gli pare.
è brutto dirlo, un po’ cinico, ma la politica è fatta di compromessi e forse i grillini non se lo aspettavano. questa è una prova dura, ma mi auguro che sappiano trovare soluzioni innovative per rimanere in gioco e non fare figuracce.