C’era anche una donna ultraottantenne morta, abbandonata su una barella nel corridoio che costeggia il pronto soccorso, in mezzo ai malati che stavano ricevendo il pasto all’ospedale di Chivasso. È una delle «carenze gestionali» riscontrate dai carabinieri del Nas nel corso di un blitz al pronto soccorso del nosocomio, uno dei più grandi della provincia torinese, che serve un’utenza di 250mila persone coprendo le province di Torino e Vercelli.
I controlli sono scattati in seguito alle numerose lamentele ricevute negli ultimi mesi. Al loro arrivo, i militari si sono trovati di fronte ventuno pazienti dei reparti di Medicina e di Neurologia “parcheggiati” nei corridoi del pronto soccorso. Una «grave anomalia», sotto il profilo delle norme relative alla degenza e all’assistenza dei pazienti. I carabinieri hanno trovato una struttura «congestionata» con situazioni «inaccettabili».
Oltre alla totale assenza di privacy per i malati, i carabinieri hanno infatti riscontrato la presenza di pazienti, uno accanto all’altro e con differenti patologie, in ambienti non idonei. La sala d’attesa del pronto soccorso, inoltre, sarebbe utilizzata come accesso principale all’ospedale, con pazienti e visitatori mescolati tra le barelle e un via vai anomalo di medici e infermieri. Al momento i carabinieri si sono limitati rilevare carenze amministrative. Non è però escluso che nel corso dell’indagine, ancora aperta, si possano profilare dei reati penali.