Erano 300.000 nel 2000; oggi sono 130.000; entro il 2015 saranno sparite tutte, a parte quelle poche che gli affezionati vorranno salvare: l’epoca delle cabine telefoniche sta per concludersi davvero.
La decadenza era iniziata già qualche anno fa, con l’avvento dei cellulari; ormai, dato che praticamente tutti ne hanno uno (se non due o tre), le cabine non hanno più ragione di esistere.
L’Agcom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – ha dato il via libera a Telecom per iniziare lo smantellamente delle ultime reliquie, che spariranno al ritmo di 30.000 all’anno.
Resteranno quelle collocate negli ospedali, nelle caserme, nelle scuole e in quei Comuni scarsamente coperti dalle reti di telefonia mobile. Tutte le altre sono destinate a scomparire, a meno che non trovino dei cittadini pronti a difenderle.
Sessanta giorni prima delle rimozione, su ogni cabina apparirà infatti un cartello che avviserà di quanto starà per succedere: se qualcuno desidererà opporsi potrà farlo rivolgendosi all’Agcom via telefono (a un numero che sarà indicato) o via email (scrivendo a [email protected]).
Il Garante, a quel punto, prenderà in considerazione le richieste e, se riterrà che la presenza della cabina sia utile, bloccherà i lavori di rimozione.