Mentre in Italia si svolge l’esodo pasquale, oggi è il giorno attesissimo dell’uscita fisica, nei negozi americani, dell’IPad. Noi Europa siamo una colonia di seconda colonizzazione per cui dovremo aspettare di più per toccare il magico “coso” di Apple. Questo se può essere un limite per i geek incalliti che oramai hanno lingua penzoloni per testare il nuovo giocattolone, è un’utile occasione per delle valutazioni più ponderate.
Il mondo dei media si è lanciato tribalmente in recensioni molto positive sottolineando anche che l’Ipad è una sfida, un nuovo prodotto che vuole imporre un nuovo standard di device. Sicuramente i media tradizionali patiscono un grave problema di conflitto di interessi. E’ come se fino a ieri strade ed autostrade fossero ugualmente gratuite e se da oggi venissero messi i caselli sulle autostrade per poter effettuare i pagamenti. A questo punto i gestori delle autostrade si troverebbero a spiegarci che i caselli sono belli e utili e che dobbiamo tutti utilizzarli .
Siamo in attesa che Apple inizi a fare girare per l’Europa degli Ipad per test o che, più facile, ci si introduca con fare sornione in un Mediaworld del caso chiedendo distratti a un commesso di giocare un po’ con “sa quella novità di Apple di cui parlano tutti i media”. A quel punto potremp piano piano capire davvero se l’Ipad è un oggetto che cambierà la fruizione dei media.
Mettiamo insieme quattro pensieri sul tema.
L’ipad è sicuramente un oggetto tecnologico straordinario, con tutta la carica tecno-erotica che Steve Jobs e Apple sanno infondere in ogni loro prodotto. Probabilmente un oggetto avanti ai tempi, pensato per il futuro. Ma oggi siamo al presente. La domanda principale è quindi: quanti davvero saranno interessati a comprarlo considerando che i potenziali acquirenti ad oggi hanno almeno un laptop e un telefonino, e se capita un Ipod o lettore Mp3 ?
L’Ipad è un maxi Ipod Touch. Abbiamo il serio dubbio che la versione con connettività telefonica sarà meno diffusa, perchè avere doppia o tripla bolletta per connessione dati è cosa da ricchi. Il bloggante titolare da tempo convive felicemente con un Ipod Touch che è un ottimo strumento comprato proprio perchè non telefona, ma fa tutto il resto. L’Ipod Touch sarà probabilmente la prima nicchia cannibalizzata dall’Ipad e sarà il giustiziere dell’Ipod Touch dello scrivente. Ipad fa meglio le cose che fa il Touch. E’ un ottimo lettore di ogni cosa multimediale preesistente. Ha un display grande e funzionale per vedere e leggere quello che per il Touch è sbirciare dal buco della serratura. Certo che come lettore di musica è un po’ ingombrante. Ma non si può avere tutto nella vita.
L’Ipad non soppianterà mai i laptop e i netbook, perchè è un ottimo strumento nelle sue funzioni di lettore, ma è lontanissimo dalle funzioni di scrittura e interazione di un normale portatile con tastiera e/o mouse o touchpad. Per ora non è in grado di stampare, salvo che con acrobazie digitali lunghe e noiose. L’avere il sistema operativo di Iphone-Ipod Touch è la manna degli editori per poter essere Itunes compatibili, ma pone limiti mica da ridere. L’Ipad non soppianterà mail il telefono o lo smartphone per banali ragioni di dimensione fisica. Per questo andrà a finire che dovremo (parliamo del bloggante titolare) portarci dietro laptop e telefono e quasi di sicuro il maxi Ipod Touch.
La sfida è di capire quanti nel breve e nel medio periodo decideranno di fare una scelta del genere con almeno tre device nella borsa, nella casa e nell’ufficio. Una sfida per Apple, ma anche per il mondo degli old media che da tempo pare abbia scelto per salvarsi la strada teologica dell’Ipad, invece che altri percorsi forse meno lineari, ma potenzialmente più produttivi per il medio e lungo periodo.
Apple ce la farà comunque. I vecchi media … ai posteri …
1 commento su “Qualche pensiero sull’Ipad”
I commenti sono chiusi.