Mentre sembra ripartire qualcosa del Grinzane, Soria cerca di mantenersi i marchi all’estero
Nuova sede, intanto. E un ricco cartellone culturale (musica, arte, letteratura), chiamato «Cambi di stagione», per una fondazione che, nel suo comitato direttivo, annovera il critico e poeta Giorgio Bàrberi Squarotti, che a Monforte è di casa. E poi la scommessa del Grinzane, il premio da mettere a punto per l´anno prossimo, la collaborazione con il Parco culturale «Piemonte Paesaggio Umano» e pertanto con il Salone torinese del Libro, grande sponsor della signora nella vicenda dell´asta per il Grinzane Cavour.
Ma un´ombra, l´ombra del passato che rinviene, potrebbe aleggiare sul nuovo che avanza. È quella di Soria in persona; del Professore, in sostanza. In attesa di essere rinviato a giudizio, adesso sarebbe disposto a collaborare con il dottor Stasi e a ricostruire i complessi meccanismi attraverso cui i finanziamenti pubblici per il premio finivano verso altri lidi, assai privati. Qualche mossa preliminare, tramite il suo avvocato, l´ha già fatta. E sembrerebbe persino disposto a cedere alla liquidazione i famosi marchi del suo premificio, per i quali c´è un´opzione, da 30 mila euro, della Bottari Lattes.