Otto ore di minuziosa ispezione, controllo di etichette e registri, prelievo di campioni di cibi, analisi della gestione. I carabinieri del Nas e i collaboratori del pm Raffaele Guariniello ieri dal mattino al pomeriggio hanno passato palmo a palmo i locali di Eataly, il supermercato-ristorante di via Nizza che ha fatto della qualità degli alimenti il suo vessillo, un marchio conosciuto in tutto il mondo.
Sono una ventina le irregolarità scoperte dagli ispettori, che hanno fatto salire il conto delle sanzioni amministrative a circa ventimila euro, divisi tra l´amministratore delegato di Eataly Francesco Farinetti e i responsabili di alcuni reparti. In particolare non per tutti i prodotti presi in considerazione è stato possibile risalire agli anelli della filiera di provenienza, la sbandierata e adesso discussa “tracciabilità” degli alimenti. Inoltre è stata riscontrata una violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti speciali, che da sola è costata una multa di seimila euro. Poi è stato contestato ad alcuni addetti di non seguire in maniera corretta le procedure di autocontrollo. E, ancora, su un formaggio è stata trovata una etichetta scorretta: indicava la presenza di latte di pecora in un prodotto fatto di siero di latte.