In attesa che il 31 marzo il Tribunale di Roma decida circa il commissariamento dell’ex ramo IT di Eutelia, ceduto prima ad Agile e poi a Omega, un articolo di venerdì de il Manifesto tenta di ricostruire la vicenda e formula l’ipotesi che dietro all’allungamento dei tempi della giustizia possano esserci interessi di altri gruppi.
L’articolo, a firma di Sara Farolfi, che potete leggere qui nell’edizione online, parte dalla nomina del nuovo amministratore delegato di Omega, Domenico Lo Jucco, “uomo di fiducia di Berlusconi” per arrivare a sostenere “un interesse di Mediaset per i 14 mila chilometri di fibra ottica di Eutelia” e – scavando tra fondi e ‘scatole vuote’ – la tesi che “attraverso il concordato la società [Omega] ritornerebbe in pista, a debiti praticamente azzerati e al riparo per un po’ di tempo da ogni ulteriore richiesta di insolvenza”.
Secondo il Manifesto, “sulla decisione del presidente del tribunale fallimentare di Roma, che ha dato tempo a Omega fino al 31 marzo per presentare tutta la documentazione, avrebbero pesato «le fortissime pressioni del governo», denunciano i lavoratori”.
“Rinviare il fallimento di Omega andrebbe a vantaggio di chi oggi ha interesse per la rete in fibra di Eutelia”, conclude la giornalista del quotidiano politico.