A picco i profitti dei giornali USA

Via LSDI

Mutter

Mentre le vendite sono crollate di circa il 27,4% negli ultimi due anni, i profitti delle aziende editoriali di quotidiani negli Usa sono scesi 1,7 volte di più. Lo rileva Alan Mutter in una delle sue Reflections of Newsosaur, citando un’ analisi dei bilanci pubblicati dagli editori.

Una media del 45,9% di calo dei profitti dal 2007 – osserva Mutter – rappresenta non solo una grossa sfida per le aziende, ma una forte minaccia per la qualità del giornalismo che i grandi gruppi editoriali Usa come Gannett, McClatchy e New York Times Co. saranno in grado di produrre nel futuro.

Le redazioni e il volume di informazioni prodotto avevano già subito delle significative contrazioni quando gli editori avevano cercato di conservare il livello di profitto nel momento in cui il fatturato pubblicitario stava cominciando a ridursi, nel 2006. Ma il marcato declino dei profitti dei quotidiani negli ultimi due anni significa che quei tagli – e tutti gli altri tipi di risparmi messi in pratica dagli editori – non sono riusciti neanche lontanamente a mantenere il livello di profitto che storicamente ha caratterizzato il settore negli Stati Uniti.

Se i ricavi pubblicitari non ripartiranno di nuovo, e presto, gli editori dovranno diventare ancora più aggressivi sul piano dei tagli per preservare quanti più profitti possibile. E poiché gli organici redazionali e il volume di produzione sono le spese più semplici da tagliare, questi ultimi probabilmente saranno al centro di un tasso sproporzionato di attenzioni non volute.