Invece che inventare retoriche per salvare la situazione al PdL non potrebbero cercare dirigenti competenti ?
Con 9,8 milioni di abitanti la Lombardia è la più popolosa, ricca e dinamica regione d’Italia. Con 5,6 milioni di abitanti il Lazio è, assieme alla Campania, la seconda regione più popolata. Se si andasse al voto privando il centrodestra dei suoi candidati e delle sue liste, 15 milioni e mezzo di cittadini, un terzo del corpo elettorale chiamato alle urne alle Regionali, resterebbe privo di una rappresentanza politica e amministrativa vera.
Il Lazio è la regione della Capitale, la Lombardia quella del capoluogo economico e produttivo. Nelle due regioni assieme si crea la metà della ricchezza del Paese e c’è la più alta concentrazione di eventi sociali, culturali, turistici.
E’ possibile far svolgere elezioni così monche? D’accordo, c’è il rispetto delle regole formali e ci si appella, per la presentazione delle liste del PdL nel Lazio, ad un presunto e controverso ritardo di alcuni minuti. Quanto alle candidature a governatore in Lazio e Lombardia, siamo alle prese con i criteri di convalida di una parte minima delle firme (nel Lazio di una firma).
Vedremo come si pronunceranno i Tar ed eventualmente il Consiglio di Stato. Ma al tempo stesso, siccome è stato detto che in questi casi “la forma è la sostanza”, ci domandiamo dov’è la forma e dove la sostanza.
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Più che altro, sarebbe sensato dire: “Vista l’importanza delle due regione, e in toto delle elezioni in se, non potevamo fare le cose meglio? Visto che sono importanti?”.