E anche nel 2009 gli ispettori dell’Inpgi hanno colto in castagna un po’ di editori, rei di abusi vari sotto forma di mancata messa in regola e sfruttamento dei non contrattualizzati oltre che del sempre annesso mancato versamento dei contributi previdenziali.
Le cifre da recuperare e le conseguenti sanzioni da incassare non sono gigantesche, ma non sono neppure da buttare.Probabilmente tutto ciò è, molto italianamente e dati i tempi che corrono, solo la punta dell’iceberg. Punta indicativa dell’andazzo fin troppo scorretto degli editori. Quello che gli ispettori riescono ad accertare e poi a fare arrivare alle casse dell’Istituto è certamente molto meno del dovuto, cioè molto meno di quello che pagherebbero gli editori all’Inpgi se fossero tutti corretti. Campa cavallo mio che l’erba cresce…..