Una ricostruzione dei percorsi di denaro dai verbali dell’inchiesta Mediatrade
E per De Pasquale, Agrama non sarebbe altro che “il socio occulto” di Berlusconi”. Un indizio che il premier potesse sapere è nel fatto che i versamenti in passato partivano anche da conti di società che rimandavano nell’intestazione allo stesso Berlusconi. “I trasferimenti di denaro – si legge nella rogatoria – sono stati effettuati dai conti correnti della Silvio Berlusconi Finanziaria Sa (dal 1995 Sfi – Societé Fiancière d’Investissement) e dai conti correnti della società International Media Services Ltd (posseduta da Mediaset al 99%) a favore di: 1) conti bancari gestiti da fiduciari di Berlusconi (Del Bue di Arner e altri); 2) dei conti delle società di Frank Agrama; 3) di conti bancari di società di Lorenzano; 4) di conti intestati a società di comodo”.
Paolo Del Bue è tra i fondatori di Banca Arner, l’istituto di credito elvetico considerato vicino a Berlusconi e finito nel mirino di un’altra inchiesta milanese per alcune attività sulle quali grava l’ipotesi di riciclaggio. Daniele Lorenzano, invece, è l’ex capo acquisti diritti di trasmissione per il gruppo Fininvest e per Mediaset. Il flusso di soldi è cospicuo. “Per quanto riguarda le distrazioni di fondi a favore delle società di Agrama – scrive il pm – è stato contestato di essersi appropriati di un ammontare corrispondente a circa 170 milioni di dollari, costituenti la differenza tra quanto versato ad Agrama dal gruppo Fininvest e da Mediaset spa per l’acquisto di prodotti Paramount e quanto effettivamente corrisposto da Agrama a Paramount. Ciò è accaduto nel periodo 1988-1999”.