Nessuna scusa, la borsa si riusa

Nessuna scusa, la borsa si riusa è un’iniziativa della Regione Piemonte, pensata per disincentivare l’utilizzo dei sacchetti monouso per la spesa e rivolta a tutti i cittadini che tra il 18 Gennaio 2010 e il 13 Febbraio 2010 faranno acquisti presso uno dei supermercati aderenti alla campagna promozionale. A tutti coloro che si presenteranno alle … Leggi tutto

L’aggregatore per le crisi viene dall’Africa

Via Repubblica

Tweet, post, mail, sms. Feriti intrappolati sotto le macerie, ospedali crollati, scuole rase al suolo. La rete è inondata di notizie che provengono da Haiti. Ma come renderle facilmente accessibili alle organizzazioni umanitarie e agevolare così i soccorsi? Una risposta arriva dall’Africa. Ushahidi, la piattaforma di crowdsourcing che permette di raccogliere informazioni dalla folla attraverso sms, tweets, mail, nata nel 2008 per raccontare le violenze post-elettorali in Kenya, e usata anche da Al Jazeera per la copertura dell’ultima guerra a Gaza, ha messo online una pagina dedicata alla crisi haitiana. In meno di 12 ore sono già stati raccolti quasi 3000 messaggi, in gran parte via Twitter .

What is Ushahidi? from Ushahidi on Vimeo.

Una volta verificate, le informazioni vengono visualizzate su una mappa, divise per categorie: strutture crollate, scuole e ospedali danneggiati, strade bloccate, persone intrappolate sotto le macerie, incendi e zone senza acqua potabile. La piattaforma, rilasciata in beta come applicazione open source, è scaricabile gratuitamente. (Il New York Times, secondo quanto riferisce l’Huffington post, sta cercando il modo di integrarla per seguire gli sviluppi della situazione ad Haiti).

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Il Secolo XIX si rinnova

Mentre continuano le voci di un accordo fra La Stampa e il Secolo XIX, il quotidiano genovese si rinnova (via PrimaOnline) Ai primi di febbraio il ‘Secolo XIX’ cambia formato (simile a quello del ‘Corriere della Sera’) e grafica (curata da Mario Garcia). Il quotidiano diretto da Umberto La Rocca ha anche approvato una serie … Leggi tutto

E’ arrivato Gdisk: si chiama Gdrive

Via Punto Informatico Del fantomatico Gdrive si parla da anni, al punto che questo ipotetico “hard disk/file system virtuale” è diventato quasi una leggenda metropolitana in linea con l’avanzare dell’hype sulle proprietà salvifiche del cloud computing e la politica commerciale Internet-centrica portata avanti da Mountain View. L’ultima caratteristica di upload aggiunta a Google Docs non … Leggi tutto

Giornalismo da pionieri nei tempi di internet

Maurizio Molinari e il suo viaggio verso il disastro di Haiti

Un piccolo charter di 21 posti noleggiato a Santo Domingo assieme alla troupe della tv Abc, al “Miami Herald” e ad alcuni giornalisti francesi. Ecco come sono arrivato a Port au Prince dal cielo, visto che il percorso via terra – circa 300 km – dalla Repubblica Domenicana e’ ostacolato da strade inagibili sul lato di Haiti e via mare il porto della capitale e’ stato seriamente danneggiato dal sisma di martedi’. La trattativa per il noleggio del charter e’ stata una sorta di bazar in versione caraibica. Arrivato all’aeroporto internazionale di Santo Domingo con il primo volo partito da New York al mattino di mercoledi’ mi sono ritrovato assieme alla troupe della Abc davanti ad una cabina telefonica per parlare con Air Caribe che, dall’altro e piu’ piccolo aeroporto di San Domingo, gestisce i charter che volano sull’isola Hispaniola che in genere si occupano di turisti.

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Il papà dello streaming si fa da parte

Robert Gleaser, fondatore di RealNetworks (via PaidContent) lascia

A shocker but a move five years too late: Rob Glaser, the founder and CEO of RealNetworks , is stepping down as the leader of the company after 16 years. The pioneering online video company has appointed Robert Kimball, who till now was the corp EVP, as president and acting CEO; he has also been appointed to the board. A formal search for a new CEO will start now, and Kimball will be a candidate as well, a RealNetworks’ spokesperson tells me. Glaser will remain as the chairman of the board; he is also the single largest shareholder of the company.

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Nuovissime prospettive sul futuro dell’informazione

Si è aperta una nuova discussione sui temi dell’informazione on-line a partire da una felice sintesi per punti di Luca de Biase, già annotata da Marco Formento e (il giornalaio) Pier Luca Santoro. e probabilmente fra poco da altri. Il bloggante titolare decide di dire la sua, con particolare declinazione al mercato dell’informazione italiano

1. L’informazione di qualità ha valore e costa tempo o denaro. Il modo in cui viene pagata contribuisce a qualificarla: può pagarla il pubblico che compra un prodotto editoriale, la pubblicità che compra l’attenzione del pubblico, una comunità di sottoscrittori o uno stato che la finanzia.

L’informazione è un bene particolare, ma è un bene suscettibile a quelle che sono le leggi del mercato legate a domanda ed offerta, e alla distribuzione. L’evoluzione storica dei media e dei prodotti editoriali aveva staticizzato il concetto editoriale di infornazione in un oggetto cartaceo distribuito in media quotidianamente detto giornale. Il giornale veniva distribuito attraverso dei canali distributivi rigidi e soggetti a parcellizzazione. Poi è arrivata la rete che ha demolito e ricostruito dal nulla canali distributivi, ha allargato enormemente l’offerta di informazione,  ha distrutto la scala dei tempi portando tutta l’informazione al tempo reale (TV, radio, Internet) e relegando la carta stampata all’approfondimento.
Il sistema distributivo fisico italiano, molto “viscoso” è ancora un’ancora di salvezza per  il futuro degli editori cartacei. D’altra parte nessuno ha cercato ad oggi di mutarlo, evidemente sta bene così come è a editori, distributori e punti vendita. E’ come il rapporto fra concessionarie e case di produzione automobilistiche, spesso criticato, ma mai modificato seriamente.

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L’arrivo paludato di Gdrive

Via Cnet Google on Tuesday is making a big move with its Docs service, opening it up to all types of file uploads. This includes photos, movies, music, and ZIP archives, all of which will be stored on Google’s servers. Along with opening up Docs to additional file types, Google is also dramatically increasing the … Leggi tutto