Del fantomatico Gdrive si parla da anni, al punto che questo ipotetico “hard disk/file system virtuale” è diventato quasi una leggenda metropolitana in linea con l’avanzare dell’hype sulle proprietà salvifiche del cloud computing e la politica commerciale Internet-centrica portata avanti da Mountain View. L’ultima caratteristica di upload aggiunta a Google Docs non si chiamerà Gdrive, ma di certo rappresenta un passo iniziale verso la concretizzazione del concetto di hard disk remoto di cui sopra.
Il blog ufficiale di Google Docs annuncia infatti che “nel corso delle prossime settimane” gli utenti di Docs avranno a disposizione la possibilità di caricare online qualsiasi tipo di file, con la limitazione di 250 Megabyte per singolo file e 1 GB di storage occupato in totale. I file messi online non dovranno necessariamente essere convertiti nei formati supportati da Google Docs (fogli di calcolo, testi eccetera), e chi vorrà potrà farsi assegnare altro spazio di storage (oltre al primo Gigabyte gratuito) al costo di 25 centesimi di dollaro all’anno.