Il rapporto di Greenpeace sul pianeta Terra
Un pianeta che nella seconda metà del secolo si troverà in bilico sulla catastrofe, con una popolazione vicina ai 9 miliardi di esseri umani e gli ecosistemi in ginocchio, non più in grado di fornire abbastanza acqua, cibo ed energia. E’ lo scenario post Copenaghen: un mondo soffocato dai gas serra, più caldo di 3 gradi. Mentre le delegazioni dei 192 paesi che hanno partecipato alla conferenza sul clima salgono sull’aereo portando a casa un mini accordo teorico, senza i target per il taglio delle emissioni di anidride carbonica, è stata messa a punto una prima analisi, che Repubblica è in grado di anticipare, che proietta a livello globale le conseguenze del flop del summit Onu. L’ha preparata Greenpeace per mostrare le conseguenze della resa di fronte alla minaccia climatica. Ecco cosa succederebbe se, continuando a bruciare petrolio e carbone e a tagliare foreste, permettessimo al global warming di crescere al di là di ogni controllo.
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