Manuel Castells intervistato da Repubblica.it
«Internet e la tv sono due costellazioni della comunicazione che sono destinate a convivere l’una accanto all’altra, anche se in uno scenario che sarà progressivamente diverso da quello a cui siamo abituati oggi. Per certi versi Internet assorbirà al suo interno la tv. Ma il mondo di Internet, che è il mondo della ‘autocomunicazione di massa’ non sostituirà quello della tv, che è il mondo della comunicazione unidirezionale, da uno, il broadcaster, verso tutti. E poi la galassia della tv è specializzata e concentrata su due sole tipologie di contenuto: l’entertainment e l’infotainment, mentre Internet è molto più ampia». E’ così che Manuel Castells, tra i maggiori studiosi a livello mondiale della società dell’informazione, che da vent’anni si interessa di Internet e del suo impatto sulla società contemporanea, vede l’azione reciproca dei due media più potenti.
Quindi è un errore vedere Internet in contrapposizione agli altri media?
«Quello che succederà è che sempre più Internet integrerà la tv al suo interno. Già oggi le giovani generazioni guardano la tv attraverso Internet. Così come si informano e apprendono le notizie attraverso Internet».
Si riferisce alla convergenza? Al fatto che presto avremo Internet dentro gli apparecchi televisivi?
«La convergenza non è tanto una questione tecnologica quanto mentale. I terminali continueranno a restare diversi e separati: useremo l’uno o l’altro, uno smartphone o un pc o la tv a seconda delle nostre esigenze».«Ma saremo noi, nel nostro cervello, a realizzare la convergenza».