A Pregnana Milanese, dove ora i dipendenti di Agile ex Eutelia stanno lottando per il posto di lavoro, è nata l’informatica italiana (via Storiaolivetti.it)
In una villetta di via del Capannone, a Barbaricina presso Pisa, si insedia un Laboratorio di Ricerche Elettroniche (LRE). Lo guida Mario Tchou (1924-1961), un giovane ingegnere italo-cinese, specializzato in fisica nucleare, incontrato da Roberto Olivetti alla Columbia University di New York. Attorno a Tchou si raccoglie un gruppo di una cinquantina di giovani ed entusiasti ricercatori che iniziano a lavorare al progetto. I risultati sono eccezionali: nel novembre 1959, l’Olivetti è in grado di presentare al Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi l’Elea 9003 (acronimo di Elaboratore Elettronico Aritmetico). E’ il primo calcolatore progettato e realizzato interamente in Italia.
Per i suoi tempi l’Elea è un prodotto d’avanguardia. Quando il progetto viene avviato la tecnologia costruttiva è ancora basata sulla valvola elettronica, ma già iniziano a diffondersi i transistor. L’impiego del nuovo dispositivo presenta varie incognite, ma i ricercatori della Olivetti, dopo aver realizzato un prototipo a valvole e uno ibrido, decidono di abbracciare pienamente l’ultima tecnologia; così, l’Elea 9003 risulta a livello mondiale il primo sistema commerciale completamente transistorizzato. Si basa su una struttura logica d’avanguardia, in larga misura pensata da Giorgio Sacerdoti (1925-2005), e presenta un design fortemente innovativo, dovuto a Ettore Sottsass.
Accanto all’attività del Laboratorio di Ricerche Elettroniche, nel 1958 spostato da Barbaricina a Borgolombardo (MI) e più tardi, a fine 1962, a Pregnana (MI), continua a svilupparsi quella dell’Olivetti-Bull che commercializza anche sistemi elettronici.
Il Laboratorio di New Canaan (resterà attivo fino agli ’70, più tardi sostituito dal Centro di ricerche avanzate di Cupertino, in California) funge da osservatorio tecnologico. Non solo: nel 1957 Olivetti con Telettra costituisce la SGS (Società Generale Semiconduttori, ora STM) per lo sviluppo della componentistica elettronica. Nel 1960 nella SGS entra anche l’americana Fairchild, guidata da Robert Noyce (in seguito fondatore di Intel), che sta lavorando ai primi circuiti integrati. La presenza Olivetti nell’elettronica è quindi a tutto campo.
Il primo Elea 9003 viene installato presso la Marzotto a Valdagno. Tra il 1960 e il 1964 seguono altre installazioni e si sviluppano altri modelli della classe Elea (il 6001 per applicazioni scientifiche e il 4001 per applicazioni business). In tutto vengono installati quasi 200 sistemi.
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