Giacomo Dotta intervista Vivane Reding
Voi fate riferimento alla situazione in Finlandia e nel Regno Unito. Il Governo UK sta abbozzando la nuova legislazione basata sulla Digital Britain Strategy, che include le disposizioni su servizio universale e broadband (questa legislazione è prossima alla pubblicazione e adozione entro l’inverno). La Finlandia, per contro, ha già adottato nuove regole nazionali in proposito. Le nuove disposizioni per il servizio universale in Finlandia fanno uso della flessibilità concessa dalla Universal Service Directive europea indicando connessioni a 1Mbit/s come servizio universale (partendo nel Luglio 2010). Il Governo finlandese ritiene che questi obblighi non costituiranno un onere ingiusto sugli operatori delle telecomunicazioni coinvolti. Comunque, se l’autorità nazionale riterrà che fosse necessario, i costi associati verranno finanziati da budget generali.
Una volta che l’attuale riforma delle regole sulle telecomunicazioni europee verrà adottata, la nuova Universal Service Directive metterà a disposizione ulteriore flessibilità: gli stati membri potranno decidere a livello nazionale di includere il broadband (tenendo conto delle specificità dei singoli mercati nazionali). In questo contesto gli Stati Membri potranno usare nuovi metodi finanziari indicati dalla Direttiva, includendo la possibilità di istituire un fondo per il servizio universale al quale tutti gli attori del settore devono contribuire.