Ammettendo che la storia del video girato a Marrazzo possa essere un truce ricatto, viene comunque a galla un mondo piuttosto misero di frequentazioni mercenarie dell’autosospeso presidente della Regione Lazio.
Sorge spontanea la domanda, ovviamente intrisa di stile benpensante piemonte: ma Marrazzo non aveva proprio niente di meglio da fare come uomo politico che andare in giro per i meglio trans della Capitale ? (il titolo originale autocensurato del post era: chi lo ha messo nel … a Marrazzo)
Dalla comunità trans che la notte si vende al Flaminio e all’Acqua Acetosa, a Prati e alla Moschea, esce un ritratto sconvolgente – e tutto da provare – se riferito al presidente della Regione Lazio. “Marrazzo lo conosciamo tutte benissimo da anni”, afferma Luana, anche lei transessuale brasiliana della Cassia: “Quando lo vedono passare – dice – i trans si tirano su le tette per essere scelte: lui paga molto, molto bene. Ci sono “ragazze” come Natalì che ci hanno fatto una fortuna, decine di migliaia di euro. Natalì è la sua preferita, ma stava spesso anche con Brenda, una tipa grande e grossa che chiamiamo la Brendona e che da un pezzo andava in giro a dire che cercava di vendere un video compromettente ma non trovava nessuno che lo comprasse. Una vera stronza: questa è estorsione, mi sa che con questo caos è scappata”.