La diatriba fra Striscia la Notizia e Gad Lerner sul corpo delle veline si svolge con botta e risposta multimedial – testuali. A voi un giudizio.
se fossi un battutista come il vostro datore di lavoro Antonio Ricci me la caverei esultando: dopo 21 anni di silenzio (telepromozioni a parte) c’è voluta la denuncia dell’Infedele per dare finalmente la parola alle Veline! Ma non sarei sincero. Il vostro videomessaggio ammiccante, con le solite finte risate in sottofondo, mi ha messo tristezza.
Certo, siete ragazze deliziose, come mi ha detto con un sorriso mia moglie Umberta. Ma temo abbia ragione l’amica che mi ha scritto per sms: “Ragazzine imboccate con le parole del padrone, schiave radiose”.
Vi hanno registrate, per precauzione, come inserto separato. Evitandovi, se non altro, di parlare sul tavolo che da anni calcate in veste di taciturni soprammobili. Facciamo pure finta che fosse vostro il testo che leggevate sul gobbo, e nel quale vi siete definite come donne del varietà che fanno la parodia del giornalismo. Il vostro datore di lavoro, Antonio Ricci, prospera da un quarto di secolo su questa ambiguità: si compiace quando lo incensano, e lo premiano, come autore di giornalismo controcorrente, alternativo, nemico del potere; per trincerarsi lesto dietro il paravento della satira e del varietà quando dovrebbe giustificare l’uso furbesco e degradante che fa di voi.
Sarei quasi tentato di dare ragione ad Antonio Ricci… Ma no…