In attesa dei dati Auditel sulla prima trasmissione di comunicazione politica a reti unificate
Mentre su Rai2 va in onda un poliziesco all’italiana al posto di Ballarò, e su Canale 5 Matrix è sostituito da un serial sulla mafia, Berlusconi è “costretto” a monopolizzare Rai1 per più di tre ore. “Costretto” perché se fosse stato per lui, avrebbe preferito guardare il Milan: “Ero nettamente contrario allo spostamento in prima serata della trasmissione. Come proprietario del Milan, avrei grandemente voluto assistere alla partita di stasera di Champions league. Ma ho accettato l’invito”.
Trascorsi i primi 45 miniuti sul terremoto all’Aquila e i progetti di ricostruzione (“Entro dicembre tutti gli sfollati avranno un tetto sulla testa e senza alcuna tassa aggiuntiva perché stanzieremo 30 miliardi di euro”), Silvio Berlusconi ha aperto il fuoco sulla libertà di stampa: “Siamo circondati da farabutti in tivù, stampa e politica. La Rai è l’unica rete pubblica che parla male del governo con i soldi dei contribuenti”.
E poi una bordata a Repubblica: “E’ un giornale retto da un editore svizzero, con un direttore dichiaratamente evasore fiscale”. Vespa prova ad interromperlo: “Mauro dice che non è vero”, ma Berlusconi insiste: “Lei ha un gran senso dell’umorismo, ma è delinquenziale parlare di attentato alla libertà di stampa. Denunciare quella testata era il minimo che potessi fare”.
segnalo un bel paio di promemoria sulle dichiarazioni e sugli scandali del Premier riguardo la stampa, che tutti gli italiani dovrebbero avere presente quando saranno di nuovo chiamati alle urne