E’ interessante conoscere che si sta diffondendo l’uso di citare in causa legale Presidenti e Consiglieri degli Ordini dei Giornalisti, colleghi giornalisti chiamati a testimonianza e consimili per reati di falso, omissione di atti di ufficio, abuso d’atti d’ufficio e reati consimili nelle pratiche disciplinari, di riconosciuto praticantato e di iscrizione all’albo dei pubblicisti. E quasi sempre queste cause sono vinte, dato che le documentazioni sono disponibili ai giornalisti che subiscono il torto. Che possono farle giudicare e verificare dalla giustizia ordinaria dopo aver ricevuto ingiustizia o abuso dall’Ordine preposto.
E’ una maniera spartana di richiedere ed avere giustizia in quelle situazione in cui personaggi che dovrebbero essere obiettivi, super partes e banalmente onesti si comportano come uomini piccoli ed indegni.
Un mondo su cui sarà il tempo a fare giustizia, dopo che la avranno fatta caso per caso i giudici.