I furbetti della borsa di studio colpiscono ogni anno ma dal 2006 l´Ente di diritto allo studio universitario controlla una per una tutte le dichiarazioni Isee e inaugura una nuova borsa con il milione e mezzo di euro recuperato dai “piccoli evasori”. Sono stati ben 358 nel passato anno accademico i ragazzi che hanno presentato domande per ottenere la borsa di studio allegando false dichiarazioni sul reddito. E il numero non si discosterà di molto per l´anno accademico ancora in corso. Una scoperta che ha dato il via a un dibattito interno all´Università dove invece i controlli sono ancora a campione e dove alcuni membri del consiglio di amministrazione chiedono che vengano al più presto allargati, per scoprire quanti studenti usufruiscono di agevolazioni ingiustamente.
Con molta fatica l´Edisu intanto è rientrato in possesso di un milione e mezzo di euro comprensivi di tutte le borse di studio revocate e di una cospicua sanzione amministrativa, il doppio di quanto percepito e non dovuto. Ma per i “furbetti” scoperti non sarà solo una questione di denaro perché il trucchetto scoperto sarà comunicato d´ufficio alla Procura che deciderà come, e in quali casi, avviare una indagine. I ragazzi, infatti, seppur giovani sono responsabili in prima persona perché sono tutti ovviamente maggiorenni e hanno firmato le domande di proprio pugno.
Il risarcimento non sarà il solo obiettivo. La presidente dell´Edisu Maria Grazia Pellerino racconta che, con l´intensificarsi dei controlli, è stata avviata anche una campagna d´informazione: «I ragazzi devono comprendere la gravità del loro gesto non solo dalla punizione – dice Pellerino – devono sapere che per ogni borsa percepita con l´inganno c´è uno studente davvero bisognoso che probabilmente non riuscirà a frequentare l´università». Come per tutti quelli che a un certo punto abbandonano gli studi e “dimenticano” di comunicarlo all´Edisu che eroga comunque l´assegno e che poi insegue per mesi l´ex studente magari in giro per l´Italia per riavere indietro il denaro.
«Non si ha idea di quanti casi capitano ogni anno – dice Pellerino – e di come sia difficile rientrare in possesso di quelle somme». La borsa di studio Plus (le neo-nata dal recupero del maltolto) raggiungerà così altri 500 ragazzi che per reddito ma anche per merito (per questa speciale borsa sarà necessario non solo essere in regola con i crediti ma ottenere anche una buona media nei voti) dimostrano di mettere talento e impegno ma di avere difficoltà a pagarsi gli studi. Anche all´Università, dove il campione esaminato è piccolissimo, in molti si chiedono se non sia opportuno allargare i controlli.