Se il premier non ha bisogno di Internet perché ha Gianni Letta «che è un Internet umano», magari gli altri cinquanta e rotti milioni di italiani invece gradirebbero collegarsi velocemente alla Rete, e in ogni caso io francamente in salotto preferisco avere un pc ben collegato alla Rete piuttosto che Gianni Letta, che poi mi sporca il divano di brillantina.
Invece pare che la cosa sia difficile e il mitico “piano Romani” da un miliardo e mezzo di euro è fermo, perché Il Cipe (cioè il governo) non molla i soldi, quindi siamo dopo l’Irlanda e la Corea nella diffusione di banda larga, e anche dopo la Svizzera che pure è abbastanza montuosa.
Ora, sicuramente se non ci danno la banda larga ci sono tante buone ragioni, e io non voglio fare quello che tira sempre in ballo Berlusconi, ma insomma il capo del governo è lui, ed è stato lui ad esempio a togliere una cinquantina di milioni allo sviluppo della Rete per poter abolire l’Ici, tanto per fare un esempio.
E allora, scusate, penso così male se penso che a Berlusconi non solo della Rete non gliene frega granchè, ma probabilmente gli sta anche un po’ sulle palle perché è l’unico media nel quale non ha una presenza decente?
Voglio dire, è strapotente nelle tivù, messo benone sulla carta stampata, si è fatto pure un po’ di radio ma in Rete non se lo fila quasi nessuno. Che bisogno ha di diffondere Internet? Lui ha Gianni Letta, noi passiamo al digitale terrestre e siamo tutti contenti così.