Mentre continua la tragedia di disservizi di CAI, si pensa finalmente una strada diversa per Airone (Via Lastampa.it)
Dal cappello magico di Roberto Colaninno esce l’idea di trasformare la compagnia AirOne nella branca «low cost» del gruppo Alitalia. Le low cost sono quei vettori tipo Ryanair e EasyJet che offrono biglietti a prezzi stracciati in cambio di un servizio spartano. È qualcosa di realizzabile per AirOne? Il presidente di Alitalia, l’ex compagnia di bandiera rinata dalle sue ceneri inglobando AirOne, ne ha parlato ieri, con cautela, nella trasmissione tv «Zona Severgnini» su Sky. «È un’ipotesi – ha detto, come a gettare il sasso per vedere le reazioni -. Non è in esame oggi, è troppo presto, perché AirOne è un marchio importante e prima di distruggerlo ci si pensa parecchio». Ma appunto, ci si pensa, e adesso se ne parla pure.
Nell’intervista, Colaninno ha fatto varie altre considerazioni: per esempio, ha detto che «molte volte per i ritardi degli aerei si addebitano ad Alitalia responsabilità che non sono nostre, ma di tutto un sistema, comprese le infrastrutture aeroportuali, e lo scalo di Fiumicino è il più responsabile di questi ritardi». Ha parlato anche di una «Malpensa logisticamente sbagliata», ha dato per probabile per Alitalia «un sostanziale miglioramento dei conti nel terzo trimestre». Ma la più importante indicazione (seppure ipotetica) di strategia emersa dall’intervista è proprio quella di AirOne come futura compagnia low cost.