La difficile strada verso il sindacato 2.0: il caso IBM

Davide Barillari ha cercato strade nuove per il confronto sindacale: ora viene punito arbirariamente; qui l’articolo dal Manifesto, qui il gruppo di solidarietà su facebook

ibmvergognaIBM Italia si vendica e sanziona con 3 GIORNI DI SOSPENSIONE DAL LAVORO E DALLA RETRIBUZIONE il delegato RSU della Flmuniti-Cub Davide Barillari reo di aver denunciato un viaggio premio del management a fronte di un piano con 10mila licenziamenti

Questa e’ la risposta di IBM ITALIA all’unico rappresentante sindacale CUB che svolge, fra mille difficolta’, il ruolo per il quale e’ stato legittimamente eletto.
Davide Barillari, membro del Direttivo Nazionale della FLMUniti/CUB, membro del Coordinamento Nazionale RSU IBM  e rappresentante sindacale dei lavoratori della sede IBM di Vimercate, ha ricevuto un provvedimento disciplinare di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per 3 giorni.

Davide e’ stato fra gli organizzatori di innovative proteste sindacali che hanno sancito la partecipazione di moltissimi lavoratori e lavoratrici IBM: dal primo sciopero virtuale al mondo in SecondLife, alla campagna nazionale contro gli sprechi dei managers IBM di poche settimane fa attraverso Facebook.
Un modo di fare sindacato che da’ fastidio perche’ grazie ai nuovi strumenti di comunicazione e partecipazione…riesce davvero a colpire nel segno. Anche troppo.

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Perchè Beppe Grillo può dare una scossa al Pd

Via Irene Spagnuolo

Grillo è un personaggio discusso e discutibile per alcuni, indiscusso e indiscutibile per altri. Ed è questo, piaccia o dispiaccia, che conferma il suo carisma. Si è scatenata la bufera ai vertici del PD e tra i grillini, infatti. Chi liquida la faccenda come una boutade, chi alza scudi, chi esorta, chi si indigna: tutti in movimento, pro o contro, sconsolati, preoccupati, entusiasti, disgustati. Perché lui, Beppe Grillo, non è un topolino. Non è uno dei tanti papabili della vecchia logica. E’ un motore su di giri.

Urge una Sinistra, o un Centro Sinistra che dir si voglia, che esprima una possibile alternativa e non l’antiberlusconismo e basta. E quello che sconvolge è che un leader non sia nato spontaneamente in questi anni, dalla base. Insomma un leader per acclamazione popolare. Come se, appunto, la Sinistra avesse perso il contatto con il territorio e con la realtà. Come se fosse ripiegata su se stessa, alla disperata ricerca di perpetuarsi fuori dalle evoluzioni sociali, economiche, culturali con qualche sprovveduta alleanza e un mare di confusione e tensione. Non basta proclamarsi un Valore, occorre esserlo, nei fatti. E per questo servono concetti, programmi e parole che abbiano appeal concreto, tangibile. Il leader naturale sarebbe stato quello che rappresentava un percorso: dalla crisi alla rinascita.

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Il giorno di Office 2010

Via Techcrunch The web has been abuzz the past few weeks with chatter about Microsoft’s announcement today at its Worldwide Partner Conference in New Orleans about the new version of Microsoft’s Office 2010. There’s even a mini-movie about its debut. Facing potential challenges from the browser from Google’s Apps product and its new Chrome OS, … Leggi tutto

70% di costi di struttura: ecco perchè l’editoria deve virare al digitale

Via LSDI

La natura della struttura dei costi dell’ industria dei giornali sta provocando le attuali sofferenze del settore,  che richiede invece una profonda trasformazione per ridurre i costi fissi e spostare all’ esterno la stampa. Sono i risultati di una analisi di Moody’s Investors Service, citata da Sfnblog.

La struttura dei costi attuale – spiega Sfnblog – vede mediamente il 14% dedicato alla creazione dei contenuti, il 16% alla vendita della pubblicità, mentre tutto il restante 70%  va a stampa, distribuzione e mantenimento della struttura aziendale. Moody’s vede in questo squilibrio la causa della mancanza di flessibilità del settore.

“Questa situazione è una eredità dell’ integrazione verticale fra il momento della creazione dei contenuti e la produzione e distribuzione dei giornali’’, ha spiegato John Puchalla, vicepresidente di Moody’s  e senior newspaper analyst, secondo un articolo del CoStar Group. Tra l’ altro, mentre i ricavi pubblicitari continuano a calare, la crescita dei costi di stampa sta creando dei grossi problemi di liquidità per i giornali.

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Tutti i Twitter di Google

Via Google blog Like lots of you, we’ve been drawn into Twitter this year. After all, we’re all about frequent updates ourselves, and there’s lots happening around here that we want to share with you. Of course, we enjoy watching, and contributing to, the tweetstream (we hope you find our tweets useful, too). Because there … Leggi tutto

Beppe Grillo si candida alla segreteria PD

Beppe Grillo ha deciso di tentare la corsa alla segreteria del PD Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il Vuoto. … Leggi tutto

L’ex direttore della Nazione sospeso per 12 mesi

In Toscana all’ODG hanno fatto un buon lavoro, forse qualche sanzione di più non faceva male per le vergogne realizzate da Carassi

“Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ha condannato, con decisione unanime, Franco (Francesco) Carrassi, ex direttore della Nazione, alla sanzione di 12 mesi di sospensione dall’esercizio della professione.

Il procedimento era stato aperto lo scorso 26 febbraio, dopo la pubblicazione sulla stampa di brani di intercettazioni telefoniche della Procura fiorentina che sta indagando sulla trasformazione urbanistica dell’area di Castello, di proprietà Fondiaria-Sai.

Digitale terrestre: il nuovo che avanza

Da un titolo dulla conferenza sul digitale terrestre svoltasi a Torino Digitale terrestre, è la tivù in chiaro del futuro Ci piacerebbe una proposta di titolo per raccontare il lancio in corso di Nitegate che offre il meglio della produzione hard mondiale, le elettrizzanti vibrazioni dell’universo amatoriale, le passioni più nascoste di esotiche bellezze e … Leggi tutto

Gli italiani, Berlusconi e il conflitto di interessi

Umberto Eco sull’Espresso

Voglio dire: quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa vuole dire che la società, e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie che definiremo ‘robuste’ non c’è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla.

Questa la prima ragione del mio scetticismo, da cui discende un corollario. Il problema italiano non è Silvio Berlusconi. La storia (vorrei dire da Catilina in avanti) è stata ricca di uomini avventurosi, non privi di carisma, con scarso senso dello Stato ma senso altissimo dei propri interessi, che hanno desiderato instaurare un potere personale, scavalcando parlamenti, magistrature e costituzioni, distribuendo favori ai propri cortigiani e (talora) alle proprie cortigiane, identificando il proprio piacere con l’interesse della comunità. È che non sempre questi uomini hanno conquistato il potere a cui aspiravano, perché la società non glielo ha permesso. Quando la società glielo ha permesso, perché prendersela con questi uomini e non con la società che li ha lasciati fare?

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