Massimo Esposti Via Il Sole 24 Ore
E’ notte fonda, siete stanchi: l’ultima mail che avete letto pochi istanti prima proprio non vi è andata giù . Ecco allora che le dita scivolano veloci spinte dall’ira, una manciata di frasi di risposta alla “ti faccio vedere io” e poi il tasto INVIO schiacciato con rabbia.
Il mattino dopo, però, più lucidi, rivedete la posta, vi accorgete che avevate letto male la frase che vi aveva fatto reagire in quel modo e cadete nel panico totale.
Gaffe da mail, viene definita, e se anche mancano ancora precise statistiche non è poi così rara se Google, da tempo, ha creato nella gestione delle impostazioni del suo servizio di posta Gmail un apposito filtro ancora poco conosciuto.
In sintesi, il navigatore indica giorni e orari nei quali pensa potrebbe commettere errori e, al momento di inviare la mail, viene sottoposto a un test matematico (a scelta su cinque livelli di difficoltà). Se lo supera vuol dire che è ben lucido.
Altrimenti, consiglia nella nota di accompagnamento il big dei motori di ricerca, “fatti una bella dormita e riprova la mattina dopo, a mente fresca”.
O, aggiungiamo noi, preparati a un inizio di giornata ad alta temperatura anche con l’aria condizionata a tutta forza.