Bob Geldof condirettore de La Stampa per un giorno. L’ex cantante irlandese dei Boomtown Rats, diventato paladino della lotta contro la fame e le malattie in Africa e organizzatore di grandi eventi come il Live Aid, lavorerà fianco a fianco con il direttore del quotidiano Mario Calabresi. La missione? Realizzare un numero speciale dedicato all’Africa che uscirà domenica 5 luglio, al quale daranno il contributo protagonisti della scena mondiale, da Kofi Annan all’arcivescovo sudadricano Desmond Tutu, da Bono degli U2 a Carla Bruni, da Tony Blair a Francesco Totti.
“Geldof – racconta Calabresi – passerà domani tutta la giornata in redazione, a fare le pagine, decidere i titoli, scegliere le foto. Geldof lavora per One, un’organizzazione africana di cui fanno parte anche Bono e Desmond Tutu, impegnata soprattutto a fare pressione sui governi dei Paesi più industrializzati perché rispettino l’impegno di combattere la povertà e le malattie.
Ogni anno scelgono un giornale dei Paesi del G8 con cui fare un numero speciale sull’Africa. E quest’anno mi hanno proposto di farlo con La Stampa”. Nel numero speciale oltre 30 personalità racconteranno il loro punto di vista sul continente africano, “ricordando tutto ciò che significa l’Africa dal punto di vista delle emergenze, dall’aids alla fame alla piaga della turbercolosi. Ma – aggiunge Calabresi – non presentandolo solo come un problema.
L’Africa quest’anno avrà un miliardo di abitanti, è fondamentale vederne anche gli aspetti positivi e le opportunità. E’ il paese dei giovani e delle fonti alternative, un continente che, se non viene distrutto, può essere il futuro dell’agricoltura nel mondo. Il problema – sottolinea – è che i paesi del G8 che nel 2005 in Scozia presero una serie di impegni per stimolare la crescita dell’Africa, poi non li hanno
vi prego di cercare con google il mio blog gianfrancoap e potrete comprendere la mia passione per l’africa dalla quale puo’ ripartire il mondo.lo sviluppo dell’agricoltura favorita dallo sfruttamento dell’energia idroelettrica del bacino del congo in primo luogo nel congo stesso che diventerebbe cosi’ il motore dell’economia africana e quindi del mondo, come ho scrtto nel mio blog il mondo riparte dall’africa.
non posso fare a meno di pensare che il mio sogno diventi realtà cioè che se la Germania investe insieme all’Italia 400 mld di euro per lo sfruttamento dell’energia solare nel deserto trasportandola in Europa con vere autostrade elettriche e si conta coprire entro il 2050 il 15% del fabbisogno energetico della comunità diventa evidente e normale sfruttare l’energia idroelettrica del bacino dei Congo in primo luogo per l’elettrificazine dell’Africa e il suo sviluppo con l’agricoltura e in seguito alimentare l’europa come ho gia detto nel mio blog “il mondo riparte dall’Africa ” la mia utopia sarà realtà: non ho più dubbi.gianfrancoap