Esistono anche i “giornalisti di serie C”, ma il contratto e parte della categoria fanno finta di non saperlo. Basta con i colleghi che sfruttano altri colleghi. Il nostro servizio legale è pronto per difendere i diritti di chi è sfruttato.
Tutti noi lo sappiamo bene. Esistono ancora colleghi sottopagati, altri senza contratto, altri ancora privi delle garanzie previdenziali o sanitarie, tutti senza orario né giorni di riposo. Siamo ai colleghi di serie C. Gli ispettori dell’Inpgi conoscono bene queste situazioni, per averle individuate nel loro lodevole lavoro di vigilanza. E ogni volta le hanno segnalate e sanzionate.
Chi vuol sapere, conosce benissimo quanto siano ben diverse le condizioni di questi colleghi che lavorano accanto ai “garantiti”. Sia chiaro, non intendiamo togliere nulla a nessuno. Chi è bravo va pagato per la sua professionalità. Riteniamo però che si debbano considerare seriamente i diritti dei colleghi precari, dei freelance, di chi attende un lavoro e magari si vede scavalcato da altri. Non intendiamo togliere nulla a nessuno ma far dare a chi non ha ancora. Altrimenti ogni dichiarazione sulla serie A, B o serie C è pura demagogia.