Il fatto: giornalismo di fatto

Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente, avremo un giornale nuovo, libero, tutto nostro”: con queste parole – dal sito di Marco Travaglio – parte la campagna abbonamenti del Fatto, il nuovo quotidiano diretto da Antonio Padellaro e che ha fra i suoi protagonisti lo stesso Travaglio.

Molte le novità che la testata porta con sé: intanto non avrà finanziamento pubblico ma cercherà di stare sul mercato con le sue forze soltanto. “Un giornale eccentrico, rispetto agli altri”, si legge nella presentazione on line: “Un fatto nuovo.

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Il sultano

Ci si chiedeva appunto perchè nessuno avesse approfondito le notizie sui sabbatici sardi del Premier. Eccoci accontentati dall’Espresso Prima la visita guidata alle meraviglie segrete della tenuta: l’anfiteatro dei cactus, le migliaia di hibiscus, il lago delle palme, le 85 diverse erbe officinali dell’orto della Salute. Poi il pranzo in pizzeria, quella interna al parco, … Leggi tutto

Mogulus è diventato Livestream

Dal blog di Livestream Mogulus today announced it has changed its name to Livestream  to more effectively brand and broaden its leadership position in the rapidly growing live video streaming industry. As much as we loved our old   name, it was time for a change that reflects our growth and more clearly  communicates what we … Leggi tutto

Lo smilzo

Emanuele nota che Genio di un Cavaliere, riesce a dimagrire a comando da un giorno all’altro. Le immagini qui sotto lo dimostrano. Il primo fotogramma è tratto dal nuovo spot elettorale del Pdl, mentre il secondo proviene dalla famigerata intervista rilasciata all’emittente Videolina che ha innescato il ben noto “caso Tg1”.  Notate nulla di strano? Nello spot … Leggi tutto

Il silenzio assordante dei giornali se l’imputato è big spender e la crisi economica non è passata

La notizia: Dolce e Gabbana secondo la GdF devono allo stato 800 milioni di euro
La cattiva notizia: solo il Giornale ha avuto il coraggio di tirare fuori la notizia temendo ritorsioni dai due signori, mentre gli altri direttori non hanno avuto il coraggio di buttare lo stilista in prima pagina.

Ottocento milioni di euro, equamente suddivisi: quattrocento milioni a Domenico Dolce, quattrocento a Stefano Gabbana. È una cifra gigantesca, il conto più salato che il fisco italiano presenta da molti anni a questa parte a una persona fisica: otto volte, per dare un’idea, la megamulta consegnata al recordman precedente, il motocampione Valentino Rossi. E la colossale tegola piomba su due tra gli imprenditori italiani più famosi del mondo, i creatori di una delle griffe di punta della moda made in Italy: gli inventori del marchio «D&G». Secondo la Guardia di finanza, la raffinatezza del sistema architettato da Dolce e Gabbana per fare sparire redditi dalle loro dichiarazioni non ha nulla da invidiare alla raffinatezza delle loro collezioni di moda.

Il rapporto conclusivo del Nucleo di polizia tributaria di Milano è stato inviato nei giorni scorsi alla Agenzia delle entrate, che si occuperà materialmente di attivare la procedura per ottenere dai due stilisti il pagamento della monumentale sanzione. La consegna è avvenuta senza clamori: anche perché sia Dolce che Gabbana hanno dimostrato in passato di non apprezzare questo tipo di esposizione mediatica. Un anno fa, quando a finire nel mirino del fisco fu la loro società, reagirono minacciando di togliere la pubblicità ai quotidiani che avevano pubblicato la notizia. Il che non impedì che la storia facesse il giro del mondo.

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Teaching Copyright: educare ai diritti per stimolare creatività

Via Antonella Beccaria Non c’è bisogno di altre parole per presentare Teaching Copyright, iniziativa targata Electronic Frontier Foundation nata per spiegare a insegnanti e giovani cos’è il diritto d’autore (o, meglio, il copyright anglosassone) e come utilizzarlo per ampliare il proprio margine d’azione invece di farselo ridurre a suon di soperchierie: La fuori c’è un … Leggi tutto

Editoria: chi giornalista, chi dirigente, chi operaio, chi impiegato

Questo lavoro, acuto, intelligente e puntuale del maestro Gaspar Torriero è in rete da una settimana, ma il bloggante infettato da virus non messicani, ma altrettanto virulenti, lo ha visto solo in giornata.
I dati numerici sono probabilmete imprecisi, lo spiega anche Gaspar, ma il concetto è evidente.
Da leggere anche tutta la discussione su FriendFeed .
Il ragionamento ricorda la oramai storicaintervista di Marco Benedetto, oramai un classico per interpretare, che oramai fa l’imprenditore nell’informazione su internet con Blitz Quotidiano.

Il bisogno di informazione ci sarà sempre. A non esserci più sono i soldi. O meglio, non ci sono più tutti quelli che servono per un giornale di carta.

Ma ripartiamo da Gaspar Torriero

A proposito della sostenibilità del giornalismo sul web, che tutti dicono non esserci ma che alcuni siti di informazione hanno raggiunto, sono andato a cercare qualche numero in rete. Non ne ho trovati molti, e quelli che ho trovato, spulciando bilanci, sono dubbiosi. Li pubblico lo stesso perché danno almeno una grossolana indicazione degli ordini di grandezza in campo, e soprattutto perché spero che tu, che conosci i numeri giusti, sia tanto gentile da volermi correggere nei commenti.

La prima tabella paragona il numero di visitatori di un sito informativo con il numero totale di addetti della testata (soprattutto qui aspetto tue notizie!):

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I giovani lasciano i siti dei quotidiani

Tra i giovani dai 18 ai 24 anni i portali come Virgilio, Msn, Libero, Yahoo e consimili hanno superato i quotidiani online, da Corriere.it a  Repubblica.it compresa Lastampa.it,  come fonti di informazione. Il dato emerge dalla presentazione dei risultati della terza indagine dell’Osservatorio Internet di Nextplora – Microsoft sulla messaggistica istantanea in italia. Come ha … Leggi tutto

Uragano blaugrana

Il Barca vince in scioltezza la Champions Via La Vanguardia El mejor Barça de la historia se ha proclamado tres temporadas después campeón de la Champions League tras derrotar al Manchester United por 2-0 en el Estadio Olímpico de Roma. Los de Pep Guardiola superaron en todas las facetas y durante todo el encuentro a … Leggi tutto

Report e la Gabanelli aprono la scatola del digitale terrestre

Via Adg Informa

Polemica su Report, il programma di Milena Gabanelli in onda su RaiTre. La bufera si è scatenata in seguito alla puntata di domenica scorsa, il 24 maggio, sulle frequenze televisive e l’avvento del digitale terrestre. Si evidenziava come Rai e Mediaset continueranno a dominare il panorama televisivo italiano, nonostante la nuova tecnologia consenta un numero elevato di canali. Nel servizio, “Modulazione di frequenza”, c’erano contributi di: Fedele Confalonieri, presidente Mediaset; Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo; Paolo Romani, vice ministro delle comunicazioni; Corrado Calabrò, presidente Agcom dal 2005; Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni dal 2006 al 2008; Stefano Mannoni, commissario Agcom.

In seguito ad alcune dichiarazioni del vice ministro Romani su documenti riservati forniti da commissari dell’Agcom al giornalista Bernardo Iovene, il commissario Mannoni ha annunciato le proprie dimissioni da vicepresidente del comitato Italia digitale, l’organismo che coordina il passaggio alla televisione digitale terrestre. “Si tratta – spiega Mannoni – del punto di arrivo di un modo di fare del viceministro che tiene in scarsa considerazione le nostre competenze. Non ritengo dunque che vi siano più le condizioni per continuare la collaborazione”. La puntata di Report non ha però solo portato alle dimissioni di Mannoni, ma ha anche avuto un seguito politico.

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Eccellenza Bondi

E così accade che Sandro Bondi a Ballarò perde le staffe ed inizia ad urlare cose veramente spettacolari creando uno dei meglio duetti comici dell’anno con Franceschini che compresa la situazione ha giocato al gatto con il topo. Peccato che nel marasma totale non sia stato inquadrato  Marco Pannella che pare volesse  accendersi una sigaretta … Leggi tutto