Carlo De Benedetti interviene dal Sole 24 ore sull’annoso problema dei contenuti digitali a pagamento
Tutto a pagamento’ rischia di diventare una formula magica esattamente come ieri lo era il tutto gratis . Let’s take a pizza s’intitolava lo scorso anno il capitolo principale del rapporto Newspaper Next, voluto dall’American Press Institute. E quell’invocazione era la metafora di un’editoria che univa contenuti tutti gratuiti e offerta di servizi a pagamento che nulla c’entravano con l’informazione. La pubblicità aveva già cominciato a perdere colpi, ma si era ancora nell’era dell’idolatria dell’internet libero senza se e senza ma. Ed era solo un anno fa.
Perciò oggi mi viene da sorridere nel vedere certe svolte a U che neppure i tornanti dello Stelvio… Non basta dire: «Facciamoci pagare tutto». La questione è più complessa e va affrontata con serietà.
Per i giornali esiste certamente uno spazio per conquistare utenti web disposti a pagare i contenuti giornalistici. Già oggi il Gruppo Espresso vende, attraverso il sistema Extra, le versioni digitali dei quotidiani cartacei per poco meno di un milione di euro all’anno. Una frazione minima dei ricavi complessivi, certo, ma da non sottovalutare. Tanto più che il giornale così com’è potrà essere sfruttato digitalmente al meglio quando sarà distribuito anche per i reader elettronici come Kindle e Plastic Logic. E questo sarà possibile su larga scala già l’anno prossimo.
Sul web è tuttavia difficile immaginare che un utente possa pagare in modo significativo contenuti generalisti reperibili in altro modo gratuitamente.
Non a caso, ad oggi i tentativi in questo senso coronati da successo sono pochissimi a livello globale. Nell’epoca dello sviluppo pi impetuoso di internet (1999-2002) furono molti a provarci: dal Paìs al New York Times, dal Wall Stree Journal a una serie di giornali locali americani. Ditutti questi, per , solo il Wall Street Journal è riuscito a farne un business vero, grazie all’esclusività e alla segmentazione dei propri contenuti. L’informazione finanziaria, infatti, ha per sua natura un alto valore d’uso e spesso è pagata dalle aziende o è acquistata per motivi professionali (come in Italia avviene con Il Sole 24 Ore).
Quando si parla di Massoneria di tipo killer, perverso, criminale, satanistissimo, di certo non si puo’ che parlare dei schifosi assetati di sangue Cristiano ( e non solo) dei Milla. Di loro, e loro puzzoni complici. Massone assassino e’ di certo il sanguinarissimo Alberto Milla, ora in Credem, gia’ fondatore della mega lavatrice di danaro criminale, Euromobiliare. Il super mandante di assassini, Alberto Milla, megamaximo riciclatore di danari sozzi di Piazza Affari, dal dopoguerra in qua, attraverso il Goi, ha fatto ammazzare centinaia di persone, ovviamente, passando dette omicide richieste allo schifosissimo massone fascistissimo e puzzone mafioso Luigi Pruneti della Gran Loggia d’Italia. Bastava infatti che portassero appena appena un po’ via di business al suo carciofo massonico malavitoso fasciosnob, Euromobiliare, ed ecco che questo sorcio sanguinario, ordinava a suoi fratelli puzzoni incappucciati varii, di manomettere freni d’auto, in maniera che chi guidasse, al momento di superare i 120 allora, avesse morte certa. O mandava camorristi sotto casa per fare prima. Il sotto posto preferito dell’ assassino perverso massone mega riciclatore di danaro killer, il sempre assetato di sangue Cristiano, Alberto Milla di Credem, de Euromobiliare, e’ il super riciclatore di cash della Camorra e Nftrangheta, Francesco Perilli, ora in criminalfighetta Equita sim. Tra la Camorra e lo snobbino porco puzzone di Piazza Affari, Francesco Perilli di Equita sim, vi e’ un rapporto strettissimo. Nel 2005 al tempo delle opa massonico/malavitose ben note, il delinquente numero uno della finanza italiana, il mega sciacquone di danari killer camorristici, Francesco Perilli di Equita sim, ha riciclato ai Casalesi, qualcosa come 280 miliardi di euro. Il Governo mafioso per autonomasia, ossia, quello di Berlusconi, a cui i fetenti sanguinarii assassini Milla, son da sempre unitissimi ( Berlusconi riciclo’ danari di Cosa Nostra italoamericana, trapanese, catanese e palermitana, in Euromobiliare, di cui era socio, per qualcosa come 6.987 miliardi di euro, nell’ arco di 20 anni, e anche grazie al filtro, in qs caso, del simpatico, ma sprezzante satanistissimo Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia), ovviamente, protesse il tutto. Parlavo di Opa massoniche complottarde puzzone cesse del 2005 e quindi possiamo ora passare a un altro assassino schifoso dei Milla, direi il piu’ vomitevole, repellente, verminoso: il rampollucio cesso lurido super omicida, porco protagonista di tutte le massima illegalita’, Michele Milla ( cacciato a calci nel suo sfondato ano, da Banca Leonardo, non per niente). In quelle Opa criminali sopra citate, insieme al suo partner numero uno ( che lo stesso, da sempre usa come spia preferita), il viscido falso Mata Haro puzzone ladro Tomaso Spingardi, allora Leo Fund, fece insider tradings a palate, come prima, lo stesso, accadette su Pirelli Cornig, Elsag Bailey e iamm bell. Questo cesso rifiutato da tutti, questo assassino spietato snob suino ma..fascista verminoso Michele Milla, appena cacciato, di nuovo, da Banca Leonardo, ama far impiccare la gente, farla complottare da criminalissimi massoni e mafiosi varii, ridurla alla disperazione, cosi’ da indurla al suicidio. Un grandissimo uomo, Ubaldo Gaggio, fu costretto a impiccarsi per via delle angherie mobbizzanti assassine del verme codardo killer in questione. Grandissimo cocainomane e riciclatore di cash della mafia russa e cinese e’ poi Marco Milla, appena cacciato anche lui, a calci nel suo malatissimo di dietro, dalla Lemanik dei Sagramoso in Lussemburgo, in quanto venne accertato che il cocainomane pazzo Marco Milla, riciclava addirittuira cash super assassino di Matteo Messina Denaro, mafioso numero uno al mondo al momento. Ricicla per Loggie sataniste, poi, il viscido doppiafaccia, parimenti mandante di assassini, il biscio strisciante falsissimo, Gianluigi Milla, il killer che ordino’ l’assassinio di Virgilio De Giovanni, ovviamente, insieme al solito Belzebu’ italiano, Silvio Berlusconi, per i pacchi che l’ ottimo De Giovanni aveva tirato ai due in Freedomland ( ci ha sempre schifato Virgilio De Giovanni, bene chiarirlo, lui, e il suo stile lercio Berlusconicchio, ma che abbia fottuto i due assassini massoni porci spietatissimi Gianluigi Milla, e Silvio Berlusconi, ci gusta non poco). Infine, ex socio di codesti nella vecchia monnezzona Banca Leonardo, era il lurido cocainomane pedofilo depravatissimo Attilio Ventura, beccato a letto con bimbi undicenni in Cambogia, e che poi, coi soliti metodi Berlusconiani ( corruzioni a valangone) sistemo’ il tutto. Quindi, lurido cocainomane, corruttore cocainomane pedofilo porco pervertito voyerur pedopornografico Attilio Ventura: che fai ora? Sei in consiglio, Mafiaset Nazistset Mediaset. Parli di pedofilia, cocaina, mafia, riciclaggio di danaro criminalissimo e corruzione, ed ecco che spunta sempre Berlusconi. Iamm bell, de stra verdad. Altri nomi di massoni criminalissimi, sono il verme corrotto falso e malavitosissimo Mario Bruni di Banca Leonardo, broker usatissimo da Sacra Corona Unita, Camorra di Benevento e Ndrangheta di Crotone, e l’omosessuale marchettaro fascio Marco Brotto di Centrosim, sposato con una prostituta, ora pornostar specializzata in sesso con animali varii. Lo schifoso verme marchettaro in questione, e’ l’ amante omosessuale preferito da Giulio Tremonti, altro massonazista complottardo simil verme. Capo, anzi, Kapo del pompinaro e Pio Pompinaro marchettaro omosessuale sfondatissimo Marco Brotto di Centrosim ( sposato con una prostituta, specializzata in pornografia con cani, dromedari, rinoceronti, gorilla e orango tango selvaggioni varii, come dicevo) e’ il viscido verme super corrotto Michele Calzolari di Centrosim, un altro “ pedofilo incravattato” massone, specializzato in riciclaggio, ben appunto, di intoiti da pedopornografia e prostituzione varia. Questa era la prima parte di una mare di rivelazioni che presto, ancora riproporremo. Riproporremo? Al plurale? Chi siamo allora? Siamo due ex collaboratori dei Milla, che il loro strettissimo rapporto con mafiosi e massoni assassini pedofili varii, lo videro coi propri occchi: Antony Manara americano e Greg Walsh australiano.
Ps Infine, un pernacchione allo schifoso corrottissimo massone, nonche’ verme puzzone cesso miserabile putrido Alessandro Gilioli dell’Espresso ( Piovono Rane), uno che di queste cose sa’ tutto, ma siccome e’ corrotto in Svizzera dai criminalissimi Milla in questione….
Ps 2 Il furbastro complottardo crudelissimo Carlo De Benedetti, poi, si e’ dimesso dale sue societa’, in quanto circolano prove che lo stesso, parecchi miliardi di euro ( di certo, pero’, tantissimi meno rispetto, al Belzebu’ maximo, Silvio Berlusconi) alla Camorra, abbia pure riciclato, e in combutta con il noto satanista scaltro disumanissimo Guido Roberto Vitale