Amazon e i libri gay-lesbo

Via Sos Computer

Amazon, il primo e più famoso libraio della rete e oramai sempre più il maggior supermercato digitale , è finito nella bufera,per l’accusa di aver censurato sui suoi scaffali virtuali i libri della letteratura gay e lesbica. Migliaia di visitatori e clienti del sito hanno denunciato il fatto che da domenica i titoli dei libri di tema gay-lesbo erano spariti dalla classifica dei più letti  del sito di e-commerce.

Le proteste della rete esplose attraverso blog, Twitter, Facebook e social network hanno  provocato la reazione e le scuse di Amazon.com, che ha spiegato che è stato un imbarazzante errore di catalogazione a provocare il disguido che, stando al suo direttore della comunicazione , ha interessato oltre 57 mila titoli.

Dopo le scuse di Amazon è arrivata una seconda versione della vicenda da parte di un hacker che si è voluto presentare con lo pseudonimo di Weev. Il criminale informatico sostiene di aver realizzato un sistema in grado di isolare i libri di contenuto gay-lesbo  e di forzare la scrittura di  recensioni che descrivevano come inappropriati i contenuti dei libri, escludendoli dalle classifiche del sito di E-commerce. Quando i tecnici di Amazon si sono accorti della cosa, hanno sloccato la situazione, rendendo nuovo visibili i titoli scomparsi. I portavoce di Amazon non hanno ancora commentato la versione dei fatti fornita da Weev.