Episodi inquietanti di una storia lunga e oramai obsoleta Via Senza Bavaglio
Franco Siddi ha ordinato la chiusura delle porte e d’un tratto la sala si è trasformata in una inconsapevole tonnara. Come quella della mattanza di tonni che ogni anno si teneva a Favignana, per intenderci.
Così, in fretta e furia con molti dei colleghi che non si rendevano conto nemmeno di ciò che stava succedendo e con quello come al solito a quello di penalizzare chi doveva ripartire si è votato tutto e il contrario di tutto. Con la complicità anche di pezzi di Cdr che hanno votato in netto contrasto con il mandato che gli avevano dato le rispettive assemblee. Che la “mattanza” era stata studiata con perfidia lo si è capito subito dal netto rifiuto della segreteria ad accogliere una mozione, firmata per altro anche da chi era a favore della bozza del nuovo contratto, che invitava la giunta a fissare il referendum entro maggio, a garantire i seggi in tutte le redazioni e a dare un valore vincolante alla consultazione. “E’ irricevibile – ha sentenziato Siddi – Il referendum ci sarà, ma come quando e dove lo decideranno solo la giunta e il consiglio nazionale, come stabilito dallo statuto”.
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Ma non era un’ipotesi di accordo? Dubbi a mio parere da chiarire immediatamente e sui quali la Federazione sembra diventata come la procura una volta soprannominata il “porto delle nebbie”. Tutto fa pensare che come minimo si potrebbe aprire una interminabile stagione di ricorsi. Mi domando: ma siamo o non siamo gli stessi giornalisti che tutti i giorni pretendono giustamente di insegnare alla politica che certe cose non si fanno? E’ possibile che in casa nostra non siamo capaci di avere lo scatto di orgoglio di comportarci come altre categorie che garantiscono l’entrata in vigore di un accordo solo dopo l’esito del referendum? Con che faccia pensiamo poi di parlare di pericolo della democrazia, se poi tolleriamo che dentro la categoria vigano le regole della dittatura? Vogliamo finalmente darci una mossa e non rassegnarci sempre? Di questo passo, che contratto dovremo aspettarci la prossima volta, ammesso che questo passi?