Gli inquirenti hanno sequestrato, nell’agenzia di viaggio di Santa Rita, i borderò delle trasferte mondiali e locali; dal data-base dell’amministrazione sono stati estratti rendiconti e fatture di alberghi e di un prestigioso auto-noleggio di Torino per ricostruire anche questo aspetto. I regali e i «piaceri» personali di Soria a questa piccola legione di imbucati possono essere letti in vari modi, anche dal punto di vista penale. S’è aperto così il capitolo accompagnatori, tutti regolarmente al seguito delle trasferte estere e locali del Grinzane. Con molte sorprese. Per gli ospiti Vip, il presidente non badava a spese: suite in hotel cinque stelle (con i suoi collaboratori invece relegati nelle pensioni più modeste) e attenzioni particolari: regali più o meno costosi, escursioni e guide durante i premi all’estero, cene e pranzi nei locali più cari e prestigiosi, di Torino ma non solo. Altro che «benefit». Tra gli episodi più curiosi, un viaggio oltre-oceano di padre e figlio adolescente.
Coinvolti un po’ tutti. Politici, intellettuali e giornalisti. Sono state esaminate le liste dei vip. La maniacale precisione di Soria non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni ambigue: a fianco del nome della personalità da ospitare nell’albergo X o nel ristorante Y c’è scritto se il «soggetto è accompagnato» o solo o se la presenza del coniuge o dell’amica è «incerta». Tra gli elementi sequestrati, migliaia di e-mail. Le ragazze dell’amministrazione chiedevano agli invitati i nomi e i numeri di passaporto degli accompagnatori. Che rispondevano nel modo più preciso e utile per gli investigatori della procura.
Un paio di assessori hanno già messo le mani avanti: «Le nostre mogli si pagavano i biglietti aerei». Ma anche gli alberghi e i ristoranti? È il dilemma che i detective della polizia tributaria stanno per sciogliere. Sono in ballo cifre rilevanti. Solo per il 2007, il conto spese di alberghi e altro, ha divorato più di 560 mila euro.
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