Per un po’ di tempo vageggiava per la testa del bloggante l’idea che il percorso lanciato per il noto giornale torinese sugli ebook reader fosse un po’ troppo innovativo per il contesto italiano.
Ora si scopre che il Corriere ha deciso di balzare sul Kindle
In questa prospetiva di innovazione il Corriere della Sera diventa il primo quotidiano italiano a poter essere sfogliato anche sul lettore palmare di libri elettronici Kindle 2 della Amazon, che permette di leggere libri e riviste in formato elettronico con una modalità di fruizione simile a quella cartacea.
Grazie all’accordo siglato con Amazon, il Corriere della Sera è l’unico quotidiano italiano che, insieme a oltre trenta quotidiani internazionali (dal New York Times al Wall Street Journal) va ad arricchire l’offerta di editoria digitale, prima limitata agli e-book.
Anche se Antonio Tombolini precisa giustamente che
Ovviamente il Corriere della Sera su Kindlenon sarà come vedete qui sopra, in una foto montata per il lancidella notizia (molto onestamente l’autore della notizia confesserà che un Kindle non l’hanno mai avuto per le mani, e avevano ingenuamente pensato che venisse fuori così, a colori). Lettori ebook a colori sul mercato non ce ne sono ancora, anche se arriveranno (stima di Antonio: prima metà del 2011, segnatevi la data).
Ma il problema non è solo il bianco e nero. Il Corriere della Sera infatti non sarà neanche come vedete qui sopra. Questo a causa del formato Kindle (un formato proprietario chiuso di Amazon, derivato dal Mobipocket), che è un formato reflowable, che costringerà il Corriere versione Kindle a fare a meno delle immagini e di ogni personalizzazione grafica identificativa.
Il Corriere versione Kindle apparirà così come vedete qui sopra: si tratta di una pagina versione Kindle del New York Times. Non così eccitante, in verità.
La Stampa ePaper, invece, apparirà così, come qui sopra, a partire da maggio, su iLiad (e su schermo ancora più grande, su DR1000), e sugli altri lettori ebook in grado di leggere PDF. Bianco e nero (16 toni di grigio), ma vera e propria re-impaginazione sul formato ePaper, per mantenere tono e identità della singola testata.
Per la cronaca è interessante notare che lo stesso Pratellesi nota che l’innovazione e l‘editoria non sono mai andate troppo a braccetto nel nostro paese
La crisi dell’editoria sta portando nelle società editoriali un vento di innovazione che non spirava dall’inizio degli anni Novanta, quando cominciò la sfida di internet. Con il calo delle vendite e la crisi della pubblicità il giornalismo ha bisogno di trovare nuovi modelli di business.