Qualche giorno fa il blog francese ‘’Presse sans presses’’ , che fa capo a ‘Rue 89’, ha pubblicato un curioso apologo del blogger americano Jeff Jarvis che, analizzando l’ industria della carta igienica, dimostrava come il suo futuro sarà senza carta . Per dire all’ industria dei quotidiani: è forse tempo che i giornali dimentichino la carta e si chiedano qual è il loro vero mestiere.
Ho cominciato a riflettere su che cosa sarebbe la carta igienica 2.0 dopo aver visto una pubblicità per la carta il cui unico argomento di marketing era che essa non lasciava piccoli pezzettini cartacei sul vostro sedere. Come per i giornali, che si devono rendere conto che non producono carta ma informazione, è forse tempo che l‘ industria della carta igienica dimentichi la carta e si chieda qual è esattamente il suo mestiere. Forse la pulizia?
A Davos, c’ era una cosa che mi ha sorpreso (quasi più di ritrovarmi in mezzo a quei grandi padroni e capi di stato): scoprire dei gabinetti automatici e autopulenti nel Centro conferenze. Una volta che uno tira lo sciacquone, esce un braccio automatico e pulisce intorno la seggetta. Ipnotizzante. Ne ho anche fatto un video. L’ attività di questa azienda non è la carta igienica: è la pulizia della seggetta.
Per ovvie ragioni familiari, l'idea dell'estinzione della carta igienica mi fa un po' paura! :)
(mi sa che è meglio ancora usarla, nonostante il robocesso! ) :)
Conflitto di interessi ?
no, più che altro il fatto che il robocesso pulisce se stesso ma non l’ “utente” :)