Dopo il laptop del 2007, il «computer boliviariano» ed il satellite per le telecomunicazioni «Simón Bolivar», lanciato nello spazio lo scorso ottobre, il Líder Máximo venezuelano dei petrodollari lancerà, a partire dal prossimo 24 maggio, giorno della Madre nel Paese caraibico, l’ultimo gioiello: Vergatario (persona di fiducia e successo nello slang di Caracas), un cellulare che segna una vera e propria rivoluzione.
Il suo prezzo, infatti, annunciato dalla ministra delle «Telecomunicaciones», Socorro Hernández, è imbattibile: appena 50 bolivares, ossia 18 euro. «Vergatario è comodo, piccolo, leggero, resistente, impermeabile e blindato», assicura lo stesso presidente in televisione. Naturalmente, come anche nella altre due precedenti prodezze che hanno snobbato la tecnologia dell’odiato «imperio gringo» di Washington, Chávez si può permettere il lancio del gadget grazie all’apporto cinese. Il telefonino, che si chiama «Zte 366», usa l’hi-tech dell’ex Celeste Impero, quello della Zte, che nella scorsa settimana ha già superato i 100 milioni di cellulari venduti.