L’attesa era molta, alimentata da lungo tempo in rete e paradossalmente dissoltasi dall’inizio dell’anno. La premiere italiana e cartacea di Wired era attesa da molti addetti ai lavori per capire come si sarebbe reincarnato nella edizione made in Italy il mitico giornale nato nella West Coast americana. Un giornale che per anni è stato un mito o una Bibbia che dir si voglia. Un mito che nel corso degli anni si è un po’ svaporato per incapacità di rinnovarsi, ma che molti ancora raccolgono e conservano con feticismo nelle decadi buone come fosse un vino d’annata.
L’operazione Wired era partita da tempo. Dopo la scelta del direttore Riccardo Luna e dopo la selezione di una piccola ma combattiva redazione era stato prodotto un numero zero presentato in giro come prototipo, ma l’attesa era per vedere come sarebbe stato superato il “test edicola”.
Pro memoria: sabato 21 blogbar su come farsi un blog
Sabato 21 febbraio alle ore 11.00 alla Fnac di Torino, Farsi un blog e gestirlo al meglio, avrà come ospiti Emanuele Menietti, Davide Salerno e Antonio Cracas, oltre al conduttore Vittorio Pasteris e ospiti non a sorpresa …