Wired è la rivista “cult” per eccellenza. Nata nel 1993 con sede negli Usa, a San Francisco, è considerata la “Bibbia della tecnologia” in tutto il mondo, grazie alle firme prestigiose, alla grafica all’avanguardia e a uno sguardo giornalistico del tutto innovativo. “Punto a portare in Italia le stesse caratteristiche che hanno garantito a Wired il primato nel suo ambito. I lettori italiani troveranno le grandi storie e i grandi personaggi che cambieranno il pianeta. Solo il 20% dei contenuti sarà preso dall’edizione originale americana. Il restante 80% sarà prodotto dalla redazione italiana, e da chiunque abbia voglia di collaborare”. A questo proposito, lo stesso direttore sottolinea di essere aperto “alla collaborazione di tutti quelli che proporranno qualcosa di interessante e nuovo, anche e soprattutto attraverso la Rete”. Tra i collaboratori illustri che scriveranno già dal primo numero, Riccardo Luna annuncia ad Affari Luca Sofri, Paolo Giordano, Gianluca Nicoletti e Vito Di Bari.
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Impossibile farci raccontare qualcosa da Riccardo Luna circa la prima copertina: “Mi spiace, ma è un segreto”. Di sicuro né lui né il suo editore (Condé Nast) hanno paura della crisi. Sul suo spazio su Tumblr, a questo proposito, di recente lo stessa Luna ha scritto: “E’ proprio perché c’è questa crisi che è il momento giusto per lanciare Wired”.