La situazione è questa. I due principali quotidiani perdono in diffusione e in pubblicità. Precipitano. E questa è la macroeconomia. Ma per capire la gravità della situazione a volte i particolari, che non sono dettagli, sono importanti.
Corriere. Da mesi si discuteva di tagliare il numero delle pagine, togliendone quattro. Alla fine ne sono state tolte tre e il cdr ha accettato che i giornalisti rinuncino ad avere i collaterali (dvd, libri etc) gratis. La mazzetta, che non è una tangente, ma il malloppo di quotidiani che ogni giornalista riceve ogni giorno: dal primo gennaio ogni giornalista del Corriere avrà diritto a cinque quotidiani al massimo e tre periodici. Prima il numero era illimitato.Da giorni arrivano telefonate al centralino di Repubblica: “Da noi è arrivata un’edizione ridotta, c’è un problema di stampa?”. Nessun problema di stampa. Il numero delle pagine è stato drasticamente ridotto. Oggi sono 48, molto meno dell’anno scorso. Il Corriere, per ora, ne ha 72 e di formato più grande.
Che altro? Si parla di cassa integrazione, prepensionamenti, tagli alle trasferte, tagli ai collaboratori. Al Corriere Antonello Perricone ha già cominciato, lasciando a casa lo storico disegnatore Chiappori e la moglie di Alberoni Rosa Giannetta (e almeno in questo caso la crisi è stata utile). Il piano di risparmi messo in atto da Perricone prevede un giro di vite di 15 milioni di euro (5 in carico alla redazione).La crisi non è solo italiana. Per dire, in Gran Bretagna in un anno la diffusione dei quotidiani è calata di un milione di copie. Non bruscolini.
In tempi di crisi i quotidiani sono deboli. Debole è la carne e anche l’informazione. E così diventano carne da macello per gli inserzionisti. Che spuntano sconti record e, come ha fatto oggi l’Audi sul Corsera, riescono a spuntare sedici (dico sedici) pagine di seguito solo di pubblicità. Quanto basta per stremare qualunque lettore. Sempre che, considerando anche la qualità pessima dell’informazione rimasta, qualche lettore sia ancora rimasto.
2 commenti su “Cavalcando la crisi”
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Ma nelle 72 del corriere valgono anche le 16 pagine che oggi avevano dedicato ad Audi?
So’ rimasto di sasso. Mai vista una cosa del genere.
P.s.
Che poi, sono 3gg di fila che compro il corriere (per passare il tempo in attesa dell’apertura dell’ufficio in cui sto facendo una consulenza) e mi rendo conto solo ora che il sito è solo la brutta copia del quotidiano, senza nessun “plus” in più, se non qualche sparuto blog e le tette della vippetta di turno.
Oggi in home su corriere.it c’erano 3 capezzoli in punti diversi della pagina (e non sono un puritano io).
Dove pensano di andare questi signori se non puntano sull’online?
se non puntano “seriamente” sull’online? Mi sono perso il seriamente :)