Via Pietro Gentile
Dalla mia ultima visita, quattro anni fa, l’evoluzione tecnologica in questa nicchia polinesiana si è letteralmente cristallizzata. Il notevole salto tecnologico, avvenuto tra la fine del 2003 e l’inzio del 2004 con l’utilizzo della tecnologia Internet per coprire la maggior parte degli arcipelaghi attraverso il WI-FI e la copertura delle telefonia internazionale attraverso l’IP (che aveva reso allora come peraltro oggi estremamente conveniente l’utilizzo della telefonia internazionale), non ha prodotto ulteriori evoluzioni. E’ una logica che rientra perfettamente nel modo di pensare di questo popolo: una volta soddisfatto il “bisogno primario” di comunicazione -allineandosi agli standard del mondo occidentale- non si è fatto nulla per soddisfare ulteriori “bisogni superflui” di cui sinceramente questo popolo non sente la necessità.
Per farla breve, credo che gli Online Social Network -alla FaceBook- che a mio avviso rappresentano il vero specchio di quella “solitudine” ed “isolamento del singolo”, tipici del mondo occidentale, qui non prenderanno piede con grande rapidità, così come le grandi catene di fast food americane non hanno mai veramente preso piede in questi 30 anni in Italia, nonostante le pressioni e gli “interessi” delle grandi corporation mondiali.
Perché andare a cercare in Rete una “socializzazione” che qui è la cosa più naturale del mondo, perché cercare finti amici (quelli che poi non ti salutano sul posto di lavoro) su FaceBook, quando l’amicizia in questo luogo è spontanea e molto spesso disinteressata, favorita dal clima, da una situazione di Serendipity sia tecnologica che sociale, al limite del fatalismo.