Capezzone oggi continua a farmi venire l’orticaria perché è ancora come era prima: uno che dice qualunque cosa, anche la più democratica, con il piglio e la fermezza di un despota totalitario. Quell’instancabile voglia di tirare in mezzo, di convincere, di prendere fisicamente per la giacca, che è sempre stata di Emma Bonino e Marco Pannella, in Capezzone non c’è mai stata. Al contrario Capezzone cerca di annientare l’avversario, di sovrastarlo, di asfissiarlo nell’edera velenosa della sua retorica barocca anzichenò.
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Cinque milioni di pc nel mirino degli hacker cinesi
Via Lastampa.it La Cina ha sviluppato l’intenzione e le capacità per lanciare attacchi cybernetici «ovunque nel mondo e in qualsiasi momento» e si trova nella posizione di poter influenzare l’impiego delle forza militari americane in missioni estere. Sono le conclusioni raggiunte da un gruppo di esperti del Congresso americano, sei democratici e sei repubblicani, che … Leggi tutto