Juan Carlos De Martin su Lastampa.it
Il problema vero e’ che la copia puo’ intaccare un modello di fare affari. Che e’ un problema importantissimo, ma comunque cosa diversa dal rubare: iniziamo a riconoscere pubblicamente questo fatto fondamentale, e subito acquisteremo credibilita’ nei confronti di quei ragazzi che altrimenti, non a torto, ci sospetterebbero di non aver mai acceso un computer in vita nostra.
Che fare, dunque? Una strada è quella dei sistemi forfettari di compenso. Abbiamo precedenti a partire dai prelievi sulle musicassette e sulle videocassette: già allora la musica trasmessa via radio poteva essere registrata; e gli aventi diritto, autori, musicisti, produttori di fonogrammi, sono stati compensati con una quota del prezzo di vendita dei supporti. Come dovrà avvenire il prelievo, è, pero’, tutto da discutere. Ci sono convenzioni internazionali da rispettare, da quella di Berna del 1886 ai TRIPs del 1994 alle direttive europee. E quindi la soluzione potrà essere strutturata come licenza a pagamento globale o come licenza collettiva, come proposto anche dal recentissimo libro “Internet & Creation” di Philippe Aigrain ,membro del Comitato dei Garanti del Centro NEXA.