Il presidente georgiano Saakashvili avrebbe dovuto essere molto piu’ cauto. Non perche’ abbia torto, probabilmente ha anche ragione. Avrebbe pero’ dovuto rendersi conto di quanto evidente: l’occidente non e` disposto a morire per Tbilisi e men che meno per Tskhinvali. Tanto meno e` disposto a rinunciare al gas o al petrolio russo. Di fronte a questa realta`, lanciare un attacco militare per riconquistare l’Ossetia del sud e’ stato non sensato. La Georgia in un conflitto frontale con la Russia puo’ solo perdere.